
Le TERME LUIGIANE occupano quella parte del territorio comunale di ACQUAPPESA, in provincia di Cosenza, limitrofa al comune di GUARDIA PIEMONTESE, che sovrasta il paesaggio dall’alto (515 m/m) e si adagiano lungo la pittoresca vallata del Fiume Bagni a soli un chilometro e mezzo dal mare.Le due comunità, un tempo unite amministrativamente, ora hanno sulle acque termali diritti demaniali in proporzione alle rispettive popolazioni, perciò le Terme Luigiane sono dette di Guardia Piemontese ed Acquappesa. Il luogo è circoscritto da una corona di boscose colline dai nomi pittoreschi: Cozzo del Greco (626 m/m), Quercia Rotonda (302 m/m), Cozzo Sentinella (650 m/m); fra tutti spicca il “DITO DEL DIAVOLO” (301 m/m), la rupe dolomitica da cui sgorgano le sorgenti termali e che costituisce il simbolo delle Terme. I torrenti Callio e Santa Lucia con i profondi valloni movimentano l’orografia del posto, che offre come meta di comode passeggiate il Bosco della Mortilla, il Parco delle Sorgenti, le gole del Fiume Bagni.Sul mare Tirreno, vicinissimo, le Terme Luigiane hanno un punto di riferimento inconfondibile: lo SCOGLIO DELLA REGINA, altissimo, quasi un faraglione, ricco di grotte e oggetto di numerose leggende (vi approdò la Regina Isabella di Francia che qui ebbe la sospirata fertilità immergendosi nelle calde acque di sorgive dai nomi fascinosi: Minosse, Caronte…). Dallo Scoglio della Regina si dipartono le spiagge di Intavolata ed Acquappesa a nord, e quella di Guardia Piemontese a sud; entrambe sono formate da vasti arenili che degradano dolcemente in mare… per la gioia di bimbi e tranquillità di mamme. Alle spiagge si accede comodamente, oltre che con la strada che dalle Terme conduce allo Scoglio della Regina (1800 m.), anche dal lungomare di Acquappesa o dai vari accessi pedonali di Guardia Piemontese Marina, e dalle ampie aree di parcheggio, all’uopo sistemate proprio a margine dell’arenile.Questo tratto di costa esposto a tutto ponente, con a ridosso le colline della catena costiera, è fresco al mattino, mentre gode della massima insolazione nelle ore pomeridiane ed, all’imbrunire, offre lo spettacolo incomparabile del tramonto nel mare.Alla sera, lungo il corso del fiume risale la brezza che rinfresca l’aria e diffonde l’aroma di essenze balsamiche, eucalipto, tiglio, ginestra ed, a folate l’odor di zolfo caratteristico e salutare. Se ne crea un “microclima“, specifico delle Terme Luigiane, temperato, a scarsa umidità, favorevole alla dispersione del calore.

Al di là degli argomenti che ormai per tradizione testimoniano del benessere conseguente ad un periodo di cure termali, è utile dare qualche indicazione sull’efficacia terapeutica delle “acque termali sulfuree forti” (H2S>100) – salsobromojodiche delle TERME LUIGIANE. (Per ulteriori approfondimenti visitare la sezione “Pubblicazioni scientifiche”). Si evidenzia la proprietà sulfurea, perché lo ZOLFO costituisce uno degli elementi essenziali dell’organismo umano, essendo presente sia nella composizione di tutte le cellule che in quella di organi e tessuti come la cute, la cartilagine (è la più ricca: circa 500 mg/g), i tessuti nervosi e quelli dell’apparato respiratorio; e fa parte anche di alcuni ormoni e vitamine indispensabili (biotina). Lo ZOLFO ha molta influenza sulla crescita e la rigenerazione dei tessuti, sull’attività dei muscoli scheletrici e del cuore, sull’attività dell’emoglobina, sulla formazione di anticorpi, e partecipa a molte altre funzioni dell’organismo, per cui ne deriva che in svariate affezioni, da quelle reumatiche alle dermatologiche, da quelle respiratorie alle metaboliche (gotta, obesità, diabete mellito), dalle nervose alle ginecologiche, la carenza di zolfo concorre all’instaurarsi ed al permanere della malattia. Lo ZOLFO viene assorbito dall’organismo attraverso gli alimenti (100 g di proteine ne contengono 0,3 g) in quantità tale da mantenere nell’individuo lo standard di circa lo 0,25% del peso corporeo (175 g di zolfo per 70 kg di peso), e quindi sufficiente per il benessere.
- per assorbimento da parte dell’organismo dello zolfo e dei suoi composti contenuti nell’acqua minerale (azione farmacologica)
- per azioni terapeutiche proprie delle “modalità termali” con cui lo zolfo è assorbito; azioni che sono qualitativamente diverse da quelle osservate somministrandone dosi anche maggiori ma con altre modalità.