
Situato lungo il bacino fluviale del Sele, a ridosso d’oasi e riserve naturali, immerso in una folta vegetazione composta di pioppi bianchi, salici, cannucce e papaveri, lecci, e con una ricca fauna fluviale e terrestre, laddove sgorgano le zampillanti sorgenti naturali termo-minerali, la famiglia Rosapepe ha sviluppato un omonimo Villaggio Turistico Termale.
La sorgente di acqua ipertermale S. Antonio al Monte in Contursi Terme è nota fin dall’epoca Romana; Strabone, Plinio e Silio Italico la ricordano nei loro scritti.Nella seconda metà del secolo XVIII il Prof. Saverio Macrì dell’Università di Napoli eseguì accurati esami sulla sorgente descrivendone le caratteristiche peculiari ed indicandole come utilissime per bagni termali a scopo terapeutico.La prima vera analisi dell’acqua fu eseguita nel lontano 1890 a cui fece seguito una relazione clinica di Arnaldo Cantani. Un successivo nuovo esame è datato 1909 a firma di Eugenio Casoria.Nel 1947 fu eseguito un nuovo prelievo al fine di aggiornare i precedenti dati con l’utilizzo di metodi e criteri più moderni.
Acque
Dalla remota sorgente termale (descritta nel I sec. a.C. da Plinio il Vecchio) sgorga naturalmente un’acqua ricca di minerali in soluzione e sospensione, la cui efficacia fu già evidenziata nella seconda metà del settecento. Recenti analisi hanno evidenziato essere l’acqua più ricca di anidride carbonica di tutta Europa, caratteristica che la rende particolarmente adatta nella cura della Vasculopatie in forma cronica.
I fanghi utilizzati presso lo stabilimento termale, fuoriescono naturalmente con le acque che, immesse in apposite vasche, decantano. Il precipitato così ottenuto è usato direttamente nello stabilimento termale per fini terapeutici e cosmetici.
Il fango usato è differente, per aspetto e contenuto, dai fanghi tradizionali argillosi di colore grigio, comunemente usati nelle altre terme. Esso si presenta di colore bianco, di matrice minerale.
Le acque utilizzate per i trattamenti inalatori provengono direttamente dalla fonte principale, così come quelle per i trattamenti ginecologici e quelle termali, e vengono condotte alla temperatura originaria di 42° C, mantenendo quindi tutto il potenziale terapeutico.
Materiale tratto dal sito: www.termerosapepe.it
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