Per quanto li riguarda, gli astrologi considerano Plutone come il pianeta ultimo arrivato tra i dignitari celesti.
Scoperto nel 1930, il piccolo e lontano pianeta giallastro è stato già oggetto di discussioni sia tra gli astronomi sia tra gli esperti di astrologia.
Gli astronomi, infatti, considerano tuttora con perplessità la sua orbita irregolare e inesplicabile! Un’orbita che, seguendo una ellisse molto schiacciata, lo porta, all’afelio, a una distanza pari a oltre quattro miliardi di miglia dal Sole, per poi rivederlo ritornare a un perielio ch’è situato entro l’orbita quasi circolare di Nettuno.
Questa e altre peculiarità, che non concordano con le teorie astronomiche relative ai pianeti, hanno indotto taluni astronomi ad avanzare l’ipotesi che Plutone non appartenga affatto a tale categoria di corpi celesti, ma sia piuttosto un satellite sottrattosi in tempi remoti, all’attrazione di Nettuno, allorché quest’ultimo vide diminuire la sua massa gravitazionale a causa di una progressiva evaporazione.
L’astronomo inglese Patrik Moore ha saputo descrivere così bene questo supposto pianeta, da fornirci la vivida e immediata sensazione della sua infinita lontananza, del mistero che lo circonda e della sinistra fama dì cui gode. Sinistra fama che forse spiega e giustifica il perché gli sia stato attribuito il nome del dio greco dell’Ade, il tenebroso e disperato regno della morte. Ecco come lo ha descritto il Moore: « Questo strano, piccolo pianeta è un mondo di perpetua e crepuscolare penombra, che si sposta nel più completo isolamento ai margini del sistema solare. È privo di vita, lontano da tutti gli altri corpi celesti, desolatamente solo nell’immensità dell’infinito ».
Ma, ci sì potrebbe chiedere, un pianeta così piccolo e che per di più vaga agli estremi limiti dei dominii solari può davvero esercitare influssi decisivi sugli abitanti della Terra?
Ebbene, i più autorevoli astrologi concordano nel rispondere in senso positivo. Anzi alcuni fanno rilevare come la data in cui Plutone venne scoperto coincida esattamente con lo scatenarsi nel Nordamerica di un periodo di banditismo e di criminalità organizzata e con l’avvento, in altri Paesi del mondo, di spietati regimi dittatoriali.
L’astrologo australiano Furze Morrish è convinto che lo scoppio della seconda guerra mondiale sia stato causato dall’entrata di Plutone nel segno zodiacale del Leone (avvenuta nel 1937).
D’altra parte anche l’astrologo inglese Jeff Mayo è d’accordo con la tesi che Plutone sia strettamente connesso con le forze della violenza e del timore, e azzarda anzi l’opinione che sia stato proprio l’influsso di questo pianeta a determinare a suo tempo la « grande crisi ».
La dottoressa Rejna E. Lorr, un’esperta dell’arte astrologica, ha espresso di recente l’avviso che, di tutte le vibrazioni planetarie che hanno sinora influenzato il genere umano, quelle emanate da Plutone siano state le predominanti agli effetti di determinate situazioni sia positive che negative. Nella rivista American Astrology la Lorr infatti scrisse: « Plutone è il pianeta degli estremi. Può elevarci al culmine del successo e della felicità, ovvero sospingerci negli abissi della disperazione e della rovina».
Sempre la dottoressa Lorr attribuisce all’influsso di Plutone tutte le guerre, gli assassinii dì capì dì governo, i clamorosi rapimenti di bambini e, in genere, tutte le maggiori rivolte e i più noti eventi tragici verificatisi nell’ultimo quarantennio!
Alcune delle parole chiave connesse con Plutone sono: trasformazione, annientamento, rinnovamento, morte, rinascita, coercizione.
Non disponiamo ancora di sufficienti cognizioni, in merito alle influenze fisiologiche di Plutone, che consentano di compilarne un elenco dettagliato, utilizzabile per i fini dell’astrodiagnosi.
Le conoscenze, in astrologia, si acquisiscono infatti con estrema lentezza e si basano su anni e anni dì esperimenti, controlli e analisi. Pertanto quasi tutte le informazioni già pubblicate e divulgate in merito alle influenze patogene di Plutone male aspettato sono dovute all’attenta elaborazione di ipotesi ovvero a percezioni extrasensoriali, piuttosto che all’osservazione e al controllo sistematico di eventi sicuri.
È stato anche asserito, ma, a dire il vero, senza prove valide, che Plutone controllerebbe i tanto discussi acidi nucleici, cioè il DNA e l’RNA, i quali regolano il tenore enzimatico dell’organismo umano e pertanto vengono attualmente utilizzati da alcuni sperimentatori nel tentativo di ringiovanire i tessuti e gli organi logorati dagli anni.
Questa teoria si basa infatti sulla premessa che Plutone afflitto sarebbe in grado di causare la genesi di molecole atipiche e « sbagliate » dei due acidi suddetti, determinando quindi l’insorgere di infermità a carattere degenerativo ovvero cagionando una prematura decadenza dell’intero organismo umano.
Qualunque sia la fondatezza di questa teoria, resta pur sempre la constatazione empirica, anche se tuttora non definitiva, che Plutone, quando è afflitto, eserciti un influsso maligno per quanto riguarda il verificarsi di malattie connesse con l’età avanzata, quali: indurimento e ispessimento delle arterie, artrite, acidosi cronica, nonché decadenza senile resa manifesta dalla perdita di memoria e da una notevole riduzione della sfera delle attività e degli interessi.
11 dottor W.M. Davidson, che considerava Plutone come una specie di Marte ma ancor più carico di energia, ebbe a far rilevare che, quando in un oroscopo nel segno dei Gemelli è collocato un Plutone male aspettato, il soggetto è predisposto alla polmonite. Egli mise anche in guardia circa il fatto che se Plutone, in un tema di natività, figura collocato in un segno fisso ed esercita il suo influsso maligno sul Sole, il soggetto interessato dovrebbe sottoporsi a continui controlli e fare esaminare la natura di qualsiasi sospetto gonfiore del corpo, in quanto la configurazione planetaria di cui sopra predispone ai carcinomi.
I più autorevoli astrologi non sono d’accordo e discutono tuttora se Plutone abbia « domicilio » (sia cioè in posizione di dominio) nel segno dello Scorpione ovvero in quello dell’Ariete.
Gli astrologi della « Fratellanza della Luce » ritengono che Plutone domini lo Scorpione che è un segno d’Acqua fisso e negativo.
« Poiché lo Scorpione controlla l’estremità inferiore dei reni e gli organi sessuali », scrisse il defunto Elbert Beniamine, « è logico che i reni possano essere influenzati non solamente dagli aspetti di Plutone, ma anche da quelli in cui entrano in gioco Venere e Marte ».
Gli astrologi del circolo californiano dei Rosacroce di Oceanside collegano inoltre Plutone con l’8a Casa zodiacale e sostengono la tesi che quando Plutone in un oroscopo è collocato appunto in tale Casa (e data questa posizione, risulterebbe già probabilmente afflitto) l’intera configurazione dovrebbe indicare una morte misteriosa che potrebbe verificarsi, per esempio, come conseguenza di un’operazione chirurgica o di una improvvisa scomparsa.
Gli esponenti più preparati della moderna astrologia, che hanno curato l’aggiornamento delle ultime edizioni del New Dictionary of Astrology del Sepharial, concordano con tale opinione. Essi hanno anzi dichiarato:
Plutone, quando affligge ‘Hyleg’ (il Sole donatore di vita, vedi glossario o quando è collocato nell’8a Casa, emana strane e irregolari vibrazioni che possono cagionare la sparizione totale di una persona senza che nessuno riesca mai più ad accertare dove essa sia finita, ovvero per quali reali motivi sia morta.
In altre occasioni potrebbe anche verificarsi il caso di una morte avvenuta in condizioni tali da rendere’ impossibile il recupero del cadavere e quindi la sepoltura…»
A causa della velocità di spostamento di Plutone negli spazi planetari, relativamente lenta rispetto a quella degli altri pianeti più prossimi al Sole, il suo transito lungo uno dei segni zodiacali può variare da un minimo di tredici a un massimo di trentadue anni. Di conseguenza l’influsso generale riguarda piuttosto un’intera generazione che il singolo soggetto individuale.
Pertanto, quando gli astrologi esperti devono erigere l’oroscopo di una persona, per quanto riguarda Plutone impostano la loro valutazione soprattutto prendendo in considerazione in quale Casa si trovi collocato questo pianeta e quali aspetti specifici esso presenti. Il segno zodiacale di domicilio è invece un fattore secondario.
Tratto dal libro “Astrologia e Salute di V. Garrison” – Longanesi