La narrazione, usata in Biomusica

La narrazione, tecnica conosciuta sin dall’antichità, è usata in Biomusica per aiutare il soggetto a ripercorre la sua storia, per individuare eventuali situazioni difficili alle quali vengono tolte conflittualità e negatività. La musica in questa attività serve per creare un’atmosfera suggestiva e per isolare da eventuali rumori o voci provenienti dall’esterno, che potrebbero disturbare o distogliere l’attenzione.
E’ necessario che il soggetto sia in uno stato di rilassamento e calma e che visualizzi il racconto, poiché se dovesse perdere il filo della narrazione è possibile che proprio in quel punto del racconto si nasconda il conflitto, che si tenterà di risolvere con un dialogo successivo con il terapeuta. Vengono preferite le narrazioni che contengono le cosiddette immagini primordiali, presenti nei miti, nei racconti fantastici e nelle tradizioni folkloristiche, e che hanno speciali connotazioni collegate all’organismo umano e alle paure ataviche delle persone, come la luce, l’acqua ed il fuoco. La luce e l’acqua, percepite come sostanze fluide possono agire come “ammorbidente della zona corporea su cui si tenta di lavorare”, possono aiutare a distenderla e a favorire lo scioglimento del blocco emotivo che la interessa. La luce, immagine universale che tutte le persone sono in grado di riportare alla mente, induce a stati di rilassamento attivo. Il fuoco è presente nei racconti in cui si affrontano conflitti con persone dell’altro sesso.