03 Dicembre 2023

Dietica taoista

Nel pensiero taoista e nella medicina tradizionale cinese, il cibo è la chiave fondamentale per la nostra salute.
Consigli Alimentari
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La dietetica cinese studia i cibi non in base alle loro caratteristiche biochimiche, ma analizzandone quelle organolettiche, ovvero le proprietà rilevabili attraverso gli organi della percezione. Il primo impatto del cibo con i nostri sensi avviene certamente attraverso t’odore, quindi attraverso la forma e successivamente attraverso il sapore e la consistenza.
Il cibo è classificato secondo la quantità di energia e azione che apporta nell’organismo e si basa sui consueti cinque elementi (acqua, legno, fuoco, terra, metallo), sul rapporto dinamico di Yin e Yang (Ph acido/alcalino), sul gruppo sanguigno e sullo stile di vita.
Gli alimenti devono essere cucinati in modo da armonizzare i cinque sapori. Tutti i sapori infatti devono essere percepiti e l’organismo trae giovamento solo dalla loro armonica coesistenza.
La raffinatezza e grande saggezza della scienza alimentare dell’antica Cina sostiene che è necessario adattare la scelta dei cibi alla costituzione fisica e psichica particolare di ciascun individuo. La dietologia occidentale basa spesso, in maniera semplicistica, la cura dell’obesità sull’apporto calorico dei cibi, senza tenere troppo in conto le caratteristiche del paziente. In realtà, secondo la medicina tradizionale cinese, la persona obesa ma non flaccida, robusta, rubizza in viso, allegra e dinamica, è molto diversa rispetto a una persona anch’essa in forte sovrappeso, ma di aspetto flaccido, dal colorito pallido e d’indole apatica.
Il primo, che possiamo definire “tipo Yang”, al di là del numero delle calorie giornaliere assunte, avrà bisogno di alimentarsi con cibi Yin, acidi, amari, freschi, come le verdure crude, la frutta, il pesce magro, le carni bianche e solo alcuni tipi di cereali (riso, orzo, miglio). Dovrà limitare invece il consumo di prodotti di origine animale, quali il burro, i formaggi, le uova, i dolci, i cibi speziati, aglio e cipolla, frutta secca, il caffè e gli eccitanti in genere.
L’obeso di “tipo Yin”, invece, necessita di alimenti Yang capaci di generare il calore necessario a favorire processi energetici. Eviterà quindi le verdure crude e prediligerà una dieta a base di cipolle, rape, porri, cavoli, patate, cereali, frutta secca, alimenti piccanti, spezie. Anche nelle applicazioni pratiche della dietetica, la medicina tradizionale cinese è attenta al principio dell’armonia fra uomo e cosmo:
la scelta dei cibi, per essere di giovamento alla salute, deve adeguarsi all’andamento stagionale delle produzioni, anche perché, studiando la natura e i sapori degli alimenti, scopriamo che ogni stagione ci oltre, “intelligentemente”, il giusto apporto energetico e vitaminico necessario per affrontarla. Con la scelta corretta degli alimenti nelle varie stagioni facilitiamo la nostra sintonizzazione con il cosmo.
Quando consideriamo un cibo, dunque, possiamo analizzarlo in termini di equilibrio fra componenti Yin e componenti Yang. Esaminiamo alcuni cibi per mettere in pratica queste distinzioni.
La carne di maiale, per esempio, ha una natura neutra, quindi non raffredda né riscalda troppo l’organismo. Il suo sapore è dolce (Yang), ma anche un po’ salato (Yin). Il maiale è inoltre un animale (Yang), ma con abitudini sedentarie (Yin), quindi possiamo considerare quest’alimento come equilibrato, nel senso che la sua assunzione moderata non altera 1e dinamiche energetiche del nostro corpo. La carne di maiale infatti, a differenza di altre carni che sono in genere di natura riscaldante, è indicata come rimedio nelle malattie febbrili con eccessivo consumo di liquidi. I cibi agiscono sull’equilibro Yin-Yang del nostro organismo, quindi possono alterarlo o correggerlo.
Da questa intuizione nasce la consapevolezza del potere terapeutico della dieta.
Nella dietetica cinese sono contemplati moltissimi metodi di preparazione e di cottura, ognuno in grado di apportare raffinati e specifici cambiamenti nelle qualità del cibo; il riso, per esempio, è di per sé un alimento che svolge un’azione tonificante, la bollitura lo rende “tiepido”, mentre cotto al vapore resta neutro. Volendo accentuare le sue virtù toniche e conferirgli un maggiore potere riscaldante, si può insaporire con cipolla e porri (alimenti “tiepidi”) o con del peperoncino (alimento “caldo”).
Le possibilità di adattare la nostra alimentazione ai nostri equilibri energetici sono potenzialmente infinite e la dietetica cinese ci offre una vastissima gamma di ricette tradizionali, di rimedi semplici e di piatti “medicati”.
Questi ultimi, che hanno un vero e proprio valore terapeutico, prevedono l’uso combinato di alimenti e sostanze fitorerapici; si pensi per esempio ai gradevolissimi, oltre che terapeutici, tè e vini speziati. Inoltre, i cinesi affermano che un cibo, per essere benefico, deve anche presentarsi bene e che, secondo la teoria delle cinque forme e movimenti, il colore gioca un ruolo fondamenta le. Il modo di consumare i cibi ‘e infine un ulteriore aspetto importante. La tranquillità e la pace interiore, il silenzio o l’armonia dei suoni, la concentrazione sulle qualità di ciò che mangiamo, la masticazione lunga e meticolosa e il ritmo lento del pasto, sono elementi preziosi per assorbire tutte le energie dei cibi.

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