Mastering Power Meglio di MATRIX

Sì, è proprio così, chi si avvicina al Mastering Power, terminato il corso, riesce a trovare sempre una via di uscita a tutte le situazioni che gli si presentano quotidianamente sia in strada sia sul lavoro, o nella vita privata. Un po’ come fa Neo, il protagonista di Matrix. Certo, è compresa anche la fuga. Perché, preferireste soccombere per fare gli “eroi”? E dopo? Pensate che c’è troppa fila, ormai gli eroi è meglio lasciarli dove sono. Con la “forma mentis” che si acquisisce applicandosi nel Mastering Power ci si trova a vedere il mondo attraverso una luce differente, e a coltivare una particolare “attenzione” per la realtà che ci circonda e una insolita rapidità nel decidere il da farsi. Insomma, si riescono a capire al volo le situazioni. Un banale esempio: siete in compagnia della vostra metà, immaginate che un gruppetto di bulli cominci, da lontano, a rompervi le scatole. Voi siete alti, forti e muscolosi, loro sono quattro. Che fate? “Je menate!”. Sbagliato! Perché in quattro… ve fanno neri! E allora… ve date!!! Questa è evidentemente una facezia, ma è anche uno dei sacrosanti insegnamenti del Mastering Power che vi prepara a fronteggiare comunque tutte le possibili aggressioni da parte di chiunque, in qualunque situazione e nella maniera più rapida. Allora? Che diavolo state aspettando: volete imparare a difendervi o volete continuare solo a farvi prendere dal panico ogni volta che siete in pericolo?
In breve
Il Mastering Power unisce a dinamiche e attuali tecniche di difesa personale. Gli istruttori utilizzano un metodo di facile acquisizione adatto ad allievi di ogni età. Ideata per uomini e donne, consente di addestrarsi esclusivamente alla self-defence, senza trascorrere anni e anni in palestra per apprendere tecniche delle arti marziali che non interessano chi vuole semplicemente proteggere la propria persona dai pericoli nei quali si può imbattere nella vita quotidiana. La scelta delle tecniche è basata sulla loro utilità ed efficacia per salvaguardare la propria incolumità.
Ugo Cavaterra