Calendula
(Calendula officinalis)
La Calendula officinalis volgarmente chiamata Calta, Fioraccio, Garofano di Spagna, la calendula è una comune infestante. I suoi fiori di un intenso colore giallo aranciato, sono impiegati dai contadini come barometri vegetali: se al mattino essi non schiudono, probabilmente in giornata pioverà.
La raccolta dei fiori di calendula si effettua in estate a scalare ossia man mano che i capolini fioriscono. Le proprietà della calendula sono molteplici: cicatrizzanti, antisettiche, diuretiche, sudorifere, depurative.
Contro il catarro, la tosse, la febbre e le malattie influenzali si consiglia l’infuso oppure il decotto: si fa bollire per qualche minuto un cucchiaio di droga in un pentolino e si lascia in infusione per 15 minuti. Dosi: 2 tazze al giorno a digiuno.
Come cicatrizzante viene impiegata nelle micosi, scottature, eritemi, emorroidi, screpolatura e affaticamento della pelle, sia applicando direttamente il succo dei fiori e delle foglie sulla parte interessata, sia preparando una pomata facendo bollire 10 grammi di calendula in 50 gr di olio di oliva e 50 gr di olio di mandorla per circa 30 minuti. Si lascia macerare il tutto per una settimana al sole, si filtra e si applica sulla parte dolente.
Un buon macerato da impiegarsi come depurativo del fegato e del sangue si ottiene riempiendo una bottiglia di fiori e ricoprendoli con acquavite secca ad alta gradazione. Si espone al sole per 20 giorni, si filtra e si consuma il liquore in piccoli dosi 2 volte al giorno per 15 giorni.
In cucina la calendula trova impiego nella preparazione di insalate e minestre alle quali conferisce un delicato sapore amarognolo.
Mentre in cosmesi l’infuso di due cucchiai di droga in 250 gr di acqua, passato tiepido sul viso elimina i punti neri tonificando la pelle.