Equiseto
(Equisetum arvense L.)
La coda cavallina, o equiseto, è volgarmente nota anche con i nomignoli di Rugna, Rasparela, Codabussina. Vegetale piuttosto comune. cresce nei luoghi umidi e non dimostra particolari esigenze di terreno.
La coda cavallina è ricca di acido silicico, inoltre le sue parti verdi contengono alcuni acidi organici e delle particolari sostanze chimiche (eterosidi flavonici) dotati di interessanti proprietà biologiche.
Essi infatti riducono la fragilità dei capillari aumentandone la resistenza e svolgono contemporaneamente un’azione diuretica e antispasmodica. Oltre per ciò, l’equiseto trova impiego nelle affezioni epatiche e renali, negli edemi e nelle emottisi.
Ancora, le sue proprietà astringenti ne fanno un buon cicatrizzante per piaghe e ferite. Il decotto (40-50 grammi di droga bolliti in un litro d’acqua per 5 minuti) ha proprietà diuretiche, mentre il succo fresco, usato esternamente ha funzione emostatica.
Per i disturbi renali si prepara il semicupio di coda cavallina: lasciando macerare in un paio di litri d’acqua fredda 150 gr di coda cavallina per 12 ore. Trascorso questo periodo si porta il tutto a ebollizione per un paio di minuti e si versa nella vasca nella quale ci immergeremo fino ai reni per una mezz’ora. Quindi ci avvolgeremo umidi in un accappatoio con il quale ci coricheremo al caldo di alcune coperte di lana.
In cucina si può aggiungere un cucchiaio dì coda cavallina nel minestrone per arricchirne il contenuto di sali minerali.