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Ginepro

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Ginepro
(Juniperus communis)
Il ginepro è un arbusto che cresce indigeno in tutta la Penisola, nei boschi e sui pendii delle zone collinari e montane. Fiorisce in aprile-maggio, i fiori sono verdi giallognoli, poco evidenti. Pianta perenne, i coni maschili e quelli femminili si trovano su piante diverse.
A scopo medicinale vengono raccolte le coccole, ossia i frutti tondeggianti del diametro di 1/2 cm, verdi dapprincipio e quindi bluastri a maturazione. La raccolta si effettua in autunno.
Oltre che aromatiche le bacche del ginepro sono stimolanti e rimediano ai bruciori di stomaco e ai gas intestinali. A questo scopo mettete 15 gr di bacche schiacciate e la scorza di i limone in un litro di vino bianco ad alta gradazione a macerare per 15 giorni. Uso: un bicchierino dopo i pasti. Il macerato è indicato anche contro la debolezza di stomaco, gli acidi urici e come diuretico.
Come regolatore delle mestruazioni, sì prepara un infuso lasciando 30 gr di bacche contuse in un litro d’acqua bollente per 3 minuti.
Uso: una tazzina prima di coricarsi Per combattere i dolori causati dai reumatismi: 100 gr di bacche schiacciate, 20 gr di foglie dli rosmarino, 20 gr di salvia il tutto posto in 200 gr di alcool denaturato. Si lascia macerare per 10 giorni, si filtra per tela e si aggiungono 40 gr di olio di ricino e il succo di mezzo limone.
Uso esterno: massaggiate le parti reumatiche per 5 minuti 3 volte al giorno e quindi coprite subito con una pezza di lana o con un termoforo.
Dal ginepro potete ottenere anche un’estratto che usato adeguatamente vi servirà per aromatizzare liquori o altro, ecco come si prepara. Dosi per un litro: 450 gr di bacche di ginepro; 85 gr di fiori di cassia; 110 gr di coriandolo, 60 gr di chiodi di garofano, 300 gr di alcool a 95°, 300 gr di acqua. Si fa macerare il tutto per una settimana quindi si aggiungono altri 300 gr di acqua calda. Si attende un’altra settimana e si filtra.
In cucina le bacche di ginepro trovano impiego per aromatizzare e rendere più digeribili arrosti, brasati, stufati, selvaggina. In cosmesi il ginepro vanta assieme a salvia, basilico e rosmarino un record storico. Queste erbe, infatti, entravano nella composizione della celebre «Acqua celeste», un distillato creato da Caterina Sforza e celebrato come il primo completo tonico cutaneo.
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