Le specie utilizzate a scopi medicinali sono la P. caerulea, la P. incarnata e la P. edulis., se ne utilizzano le parti verdi, ricche di flavonoidi e alcaloidi indolici, maltolo e acidi grassi, raccolte da giugno a settembre e fatte essiccare all’ombra in luogo arieggiato.
Nell’antichità già gli Aztechi, utilizzavano la passiflora come rilassante.L’infuso, lo sciroppo e l’estratto fluido hanno proprietà sedative del sistema nervoso, tranquillanti, ansiolitiche, antispastiche, curative dell’insonnia, della tachicardia e dell’isterismo; inducono un sonno fisiologico e una attività diurna priva di ottundimento.Già ai tempi della prima guerra mondiale, la passiflora fu utilizzata nella cura delle “angosce di guerra”. L’infuso è stato inoltre utilizzato per la psicoastenia. Le caratteristiche farmacologiche della Passiflora incarnata la rendono utile per facilitare, con il controllo del medico, lo svezzamento dagli psicofarmaci.
Passiflora

Erbe
Passiflora
(Passifiora incarnata L.)
Pianta perenne rampicante, che può raggiungere alcuni metri di altezza.
I fiori bianco-violacei presentano una struttura caratteristica che ha determinato il nome di “fiore della passione”: il circolo dei filamenti del fiore simboleggiano la corona di spine; gli stigmi, con la loro particolare forma, assomigliano ai chiodi della passione.
La passiflora è originaria dell’America centrosettentrionale, ampiamente coltivata a scopo ornamentale e medicinale.
I preparati di passiflora sono impiegati come sedativi nell’ansia e nell’insonnia, nei disturbi nervosi soprattutto dei bambini.