ZAFFERANO
Crocus sativus L.
HABITAT
Lo zafferano è una pianta erbacea perenne originaria dell’Asia occidentale. In Italia la sua coltivazione, anche se limitata a piccole superfici, si sta diffondendo in diverse regioni, grazie anche al riconoscimento di alcune denominazioni di origine.
Lo zafferano è noto fin dai tempi antichi come pianta tintoria.
non cresce spontaneamente. Le migliori coltivazioni si trovano in provincia dell’Aquila.
PARTI UTILIZZATE
gli stimmi.
PROPRIETÀ
aperitivo, digestivo, emmenagogo, ipnotico, sedativo, stimolante, tonico.
USO INTERNO
sciroppo.
Per calmare la tosse prendete 2 cucchiai da tavola al giorno di sciroppo allo zafferano, che si prepara facendo bollire 15 g di polvere di stimmi in 1 litro d’acqua per 30 minuti.
A questo punto filtrare il composto, aggiungere mezzo chilo di zucchero, portate a ebollizione e imbottigliate.
Soluzione idroalcoolica
Lo zafferano esplica attività stimolanti, afrodisiache, sedative, spasmolitiche uterine, calmanti a livello di sistema nervoso centrale, carminative, tossifughe, antiaggreganti piastriniche e altre attività ancora in corso di studio.
Indicazioni: Dismenorrea e oligoamenorrea, dolori mestruali, amenorrea, meteorismo, flautolenza, fermentazioni intestinali, impotenza sessuale, dispepsia, tosse, insufficiente ossigenazione del plasma, ansia, cattiva digestione, agitazione nervosa e insonnia. Posologia: 30 gocce in poca acqua tre volte al giorno.
Lo zafferano, attualmente, viene utilizzato dall’industria alimentare ed in gastronomia come spezia o come colorante, anche se è ricco di carotenoidi che riducono i danni cellulari provocati dai radicali liberi.
In India, dove lo zafferano è ampiamente usato, la medicina ayurvedica lo considera una sostanza a metà strada tra alimento e farmaco
L’uso dello zafferano è sconsigliato in gravidanza