La prima porzione dell’apparato digerente è l’esofago. Congiunge il retro della bocca (faringe) con lo stomaco e fa da condotto per il cibo.

Le pareti dell’esofago ed altre parti del tratto digerente sono formate da muscoli che si contraggono e si rilasciano ritmicamente; onde di contrazione cosi si muovono nell’esofago spostando in modo controllato il cibo verso lo stomaco.
Il muscolo al punto di innesto tra esofago e stomaco si apre e si chiude periodicamente permettendo al cibo di entrare nello stomaco e impedendo il rigurgito del contenuto dello stomaco nell’esofago.
L’esofago può presentare tre tipi di problemi. In primo luogo possono sussistere anomalie nel modo in cui si contrae e si rilascia, dando luogo ad una cattiva propulsione del cibo nello stomaco.
In alcuni casi la parte bassa non si apre e chiude in modo corretto permettendo ai succhi gastrici di rigurgitare nell’esofago irritandone le pareti.
In secondo luogo, l’esofago può restringersi sia per una forma tumorale o per Io sviluppo di tessuto cicatriziale dopo l’infiammazione prodotta da qualche sostanza irritativa.
Infine, le vene o le arterie che passano attraverso le sue pareti possono rompersi o lacerarsi e sanguinare.
Dolore al petto, bruciori, difficoltà ad ingerire il cibo e vomito di cibo o sangue sono sintomi indicativi di disturbi all‘esofago.
Osservando l’esofago direttamente attraverso un tubicino o con i raggi X e studiando come contrae e rilascia i muscoli della sua parete si può scoprire la causa del disturbo e decidere un piano d’azione per ovviarvi.
tratto dal libro “Gli Esami Clinici” di Mario Laffey Fox e Truman G. Schnabel – Ed. Euroclub