03 Dicembre 2023

Mammografia

Esami radiologici: Mammografia e Xeromammografia 

Esami Clinici
Esami Clinici
In cosa consiste e perché viene richiesto l’esame di mammografia?  
Quando si fa una radiografia al seno, anomalie come cisti, tumori e depositi di calcio possono essere visti o su lastre radiografiche (mammografia, o su stampe fotografiche in bianco e azzurro (xeromammografia).
Anche se questi due esami espongono la paziente a quantità veramente esigue di raggi, il valore di un esame in confronto all’altro è ancora in discussione.
Tutti e due gli esami sono un mezzo per chiarire i dati forniti dall’autopalpazione e dagli esami fisici di routine. La mammografia e la xeromammografia possono scoprire anomalie nel seno che con un esame fisico non sono rilevabili.
Attualmente si consiglia di fare questo esame una volta all’anno a tutte le donne sopra i 50 anni e a quelle tra i 35 e i 50 anni che abbiano uno o più dei seguenti disturbi:
  • mastopatia fibrocistica, con o senza dolore
  • masse o ispessimento del seno
  • perdite dal capezzolo o anomalie del capezzolo
  • un precedente cancro mammario
  • cancro mammario in membri della famiglia da parte materna o paterna (zie, nonne, solo madri e figlie)
  • inizio delle mestruazioni molto precoce
  • nessuna gravidanza
  • una prima gravidanza a termine all’età di 30 anni o più tardi
  • intervento chirurgico al seno a scopi diagnostici
  • paura del cancro al seno in soggetti che hanno bisogno di essere rassicurati con un esame negativo.
L’unico modo riconosciuto per salvare più vite dal cancro del seno è di scoprirlo quando è ancora localizzato e in uno stadio di buona curabilità.
La mammografia e la xeromammografia sono gli unici esami che possono scoprire il cancro prima ancora che lo si possa avvertire con la palpazione.
Quando è individuato a questo stadio precoce, le probabilità di cura si avvicinano al 95 per cento.
Preparazione necessaria per l’esame di mammografia 
Nessuna.
Come viene eseguito l’esame di mammografia? 
Questi esami vengono eseguiti mentre la paziente è seduta o sdraiata. Si eseguono alcune radiografie.
Se si riscontra una piccola lesione non palpabile, si può richiedere una nuova mammografia e xeromammografia, in questo caso per aiutare il chirurgo a localizzare l’area sospetta al fine di poter procedere ad una biopsia.
Si localizza la lesione attaccando piccoli oggetti radiopachi, per esempio delle monete, sulla cute della mammella in varie zone e facendo un certo numero di radiografie in varie posizioni, oppure introducendo dei sottili aghi attraverso la cute fino alla lesione e iniettando un mezzo di contrasto nella stessa zona lesa e di ritorno nel tragitto dell’ago quando lo si toglie. La sostanza radiopaca guida il chirurgo al punto esatto della lesione.
Se si adotta il sistema degli aghi per localizzare la lesione, si pulisce la cute della mammella con un disinfettante e si anestetizzano i tessuti più profondi, oltre che la cute, con un anestetico locale.
In alcuni casi non è nemmeno necessaria l’anestesia locale. L’introduzione dell’ago non è più dolorosa della puntura in una vena del braccio per un prelievo di sangue.
Dove e da chi viene eseguito l’esame di mammografia? 
In un reparto di radiologia, da un tecnico.
Quanto tempo dura l’esame di mammografia? 
Da un quarto d’ora a mezz’ora.
Come ci si sente dopo l’esame di mammografia? 
Non vi è alcun disagio se si usa l’anestesia locale; altrimenti si ha un leggero dolore quando si introducono gli aghi.
Rischi connessi all’esame di mammografia 
I rischi connessi con l’esposizione del seno a radiazioni sono minimi. Con un’indagine accurata e se usati in donne che presentano zone sospette, i vantaggi che derivano dall’usare questi metodi superano di gran lunga le possibili conseguenze negative.
I possibili pericoli della mammografia non sono stati confermati. La paziente discuta a fondo coi suo medico il rischio, nella sua specifica situazione.
tratto dal libro “Gli Esami Clinici” di Mario Laffey Fox e Truman G. Schnabel – Ed. Euroclub

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