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Si affaccia la rutina

Recente oggetto di indagine nei casi di ipertensione è stata la rutina, una sostanza che si trova in buona quantità nel grano saraceno.
Si affaccia la rutina
La rutina fa parte della vitamina P che contiene i cosiddetti «bioflavonoidi», principi che proteggono i vasi sanguigni.
La pressione alta porta con sé alcuni pericoli, non ultimo quello di emorragie, compresa l’emorragia cerebrale che noi chiamiamo anche ictus. In questo caso i capillari, cioè i vasi sanguigni più piccoli, si rompono a causa della pressione esercitata su di essi e l’emorragia proveniente da questi capillari rotti provoca la perdita di coscienza e i sintomi di paralisi conseguenti all’ictus.
Sembra però che la rottura di un vaso sanguigno non sia dovuta esclusivamente alla pressione esercitata su di esso dal sangue. Si è immaginato così che forse parte della responsabilità sia dovuta alla debolezza delle pareti del vaso sanguigno, ossia alla fragilità capillare.
Ora la rutina ha suscitato parecchio interesse perché si è scoperto che essa accresce tono ed elasticità dei vasi sanguigni impedendo loro di diventare fragili, quindi vulnerabili agli improvvisi sbalzi della pressione.
La misurazione della fragilità dei vasi sanguigni è un problema non ancora risolto in modo soddisfacente e questa è una delle ragioni di tutti i dubbi che circondano l’indicazione della rutina ai pazienti ipertesi.
Anche se l’ipertensione in se stessa non ha alcuna relazione con la fragilità capillare, il 6-10 per cento degli ipertesi che soffrono di una aumentata fragilità capillare sono colpiti da emorragie nella retina dell’occhio. Per cui può essere opportuno prescrivere la rutina o un altro vasoprotettore secondo il giudizio del medico curante.

Tratto dalle Guide per la Salute

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