L’analisi dell’urina è rivelatrice di molte affezioni che possono colpire l’organismo umano. Il medico si basa soprattutto sui risultati degli esami chimici di laboratorio, ma per orientare una diagnosi sono importanti anche il colore dell’urina, la quantità e le sostanze in essa contenute.
Il colore:
l’urina ha normalmente un colore giallo che può variare dall’arancione al giallo paglierino, secondo la concentrazione. Ogni altro colore deve essere ritenuto il sintomo di qualcosa di anormale. L’urina è rossa, rossastra o rosea durante la febbre, nel corso di un disturbo intestinale acuto, quando è presente emoglobina e quando ci sono tracce di sangue. L’urina color arancio scuro è spesso l’espressione di un’affezione del fegato, di itteri oppure della eliminazione di un farmaco che ha la caratteristica di colorare l’urina. L’urina verde, invece, si osserva negli itteri molto intensi, nelle intossicazioni da acido fenico e nel corso di alcuni trattamenti a base di sulfamidici. L’urina, infine, può essere molto scura in alcune intossicazioni.
La quantità di urina eliminata in 24 ore è di circa 1.200 cc. Le variazioni nella quantità possono essere però molto ampie in base alla quantità dei liquidi e degli alimenti ingeriti. Si ha poliuria, e cioè una abbondante secrezione di urina, dopo un’emozione intensa, per azione del freddo, nella convalescenza di alcune malattie infettive, nella scarsa alimentazione, in alcune infiammazioni del rene, nel diabete.
Si ha invece oliguria, e cioè una scarsa secrezione di urina, dopo un’insufficiente ingestione di liquidi, nell’eccessiva eliminazione dei liquidi attraverso altre vie (per esempio, vomito e diarrea), nelle nefriti, nelle insufficienze cardiache, nelle cirrosi epatiche. Il medico parla invece di anuria quando si. ha addirittura l’assenza della minzione. Questo disturbo si manifesta in caso di calcoli renali, nei tumori del piccolo bacino, nelle nefriti, nelle fasi terminali del diabete, nell’insufficienza epatica e surrenale e anche nei pazienti ustionati gravi.
Pus nell’urina:
la presenza di pus nell’urina è il sintomo di diverse affezioni. Può trattarsi di un’uretrite, cioè di un’infiammazione del canale che porta l’urina dalla vescica verso l’esterno o può trattarsi di un’infiammazione della prostata. Ma la causa più frequente è la cistite, e cioè un’infiammazione della vescica che si manifesta anche con tensione dolorosa al basso ventre, stimolo frequente ad urinare e anche con alcune tracce di sangue. Il pus può però derivare anche dai tratti più alti dell’apparato urinario ed è per questo motivo che il fenomeno va sempre denunciato al medico per evitare complicazioni che potrebbero anche diventare pericolose.
Sangue nell’urina:
il fenomeno è sempre il sintomo di qualcosa che non funziona a dovere, soprattutto nella parte dell’apparato urinario che va dalla vescica al rene. Può essere provocato da un trauma o da un infiammazione acuta o cronica di una certa importanza.
Incontinenza dell’urina:
è un disturbo che si manifesta abbastanza frequentemente nella donna in menopausa, soprattutto durante uno sforzo fisico, o più semplicemente con un colpo di tosse o uno starnuto. La causa è quasi sempre imputabile alla involuzione
dei muscoli e degli sfinteri dell’uretra. Non di rado, invece, può essere il primo sintomo di un prolasso vaginale.
tratto dalla biblioteca pratica di Amica