Cos’è la sindrome di Ménière
La sindrome di Ménière è una malattia in cui si hanno violentissimi attacchi di vertigini, preceduti da ronzii e seguiti da vomito.
La causa della malattia è sconosciuta, salva la concomitanza di un aumento della pressione del canale endolinfatico facente parte il sistema vestibolare dell’orecchio interno, che è responsabile del senso di equilibrio. Può essere provocata da un’infezione dell’orecchio interno, da un trauma al capo o da un’infezione delle vie respiratorie superiori e può inoltre comparire dopo l’uso prolungato di aspirina. In alcuni pazienti il fumo, l’assunzione di alcolici, il consumo eccessivo di caffeina possono essere elementi scatenanti di una “crisi”, ma si è lontani dalla individuazione di un rapporto causa-effetto.
Come si presenta la sindrome di Ménière
Gli attacchi di vertigine si manifestano improvvisamente e possono durare da qualche minuto a un’intera giornata.
Generalmente tali attacchi possono comparire in maniera ravvicinata per un periodo di qualche settimana e poi scomparire anche per periodi prolungati.
Talvolta l’accesso vertiginoso provoca la caduta di chi ne è colpito.
Si verifica sempre nistagmo (movimenti involontari del globo oculare) e talvolta diplopia (sdoppiamento dell’immagine).
Come si cura la sindrome di Ménière
La terapia può essere medica o chirurgica (labirintectomia).
Complicazioni in caso di sindrome di Ménière
Sordità.
tratto dalle guide pratiche per la domenica della Domenica del Corriere