Meditazione zazen: sesshin, theisho e dokusan
La zazen permette di accedere all’esperienza profonda del sé, fonte di saggezza, favorendo l’intuizione e la creatività.
Questo si realizza grazie allo sesshin, che significa “diventare intimi con se stessi”, abbandonare il proprio egoismo e armonizzarsi con gli altri, con la natura, con l’ordine cosmico.
Partecipando alle sesshin (la cui durata è variabile da uno a più giorni) i partecipanti si concentrano sulla meditazione zazen ma anche sul lavoro manuale collettivo, imparando che ogni attività quotidiana è la prosecuzione di zazen e che l’autentica pratica dello zen si può realizzare nella vita di tutti i giorni.
Teisho sono gli insegnamenti orali del maestro che commenta le massime dei Maestri passati. Durante il teisho il maestro indica verso quale direzione incanalare la propria energia.
Dokusan, infine, è l’incontro privato, “da cuore a cuore”, tra il discepolo che ha fatto zazen e il maestro che ha tenuto il teisho. Lo spirito del discepolo è ormai libero da tutti i pensieri e ai due è finalmente possibile stabilire una profonda unione spirituale.
Tratto dal libro “Meditazione” – Key Book