Dismenorrea, le forme da calore
L’accumulo di calore e umidità si manifesta invece con forte dolore/bruciore ipogastrico prima e dopo il ciclo con flusso rosso scuro, abbondante, con coaguli, di odore sgradevole, accompagnato da ansia, insonnia, bocca secca e spesso amara, vaginiti, bruciori e/o pruriti vaginali.
In MTC l’umidità è un importante fattore patogeno, in genere ha origine nella Milza (in senso cinese), si manifesta nel corpo con edemi, gonfiori, dolori, leucorrea, cefalea.
La terapia sarà rivolta ad asciugare l’umidità (soprattutto con l’ausilio di piante medicinali come la Melissa, il Rosmarino o la Cannella e lo Zenzero) mediante l’eliminazione dalla dieta di zuccheri, latticini, grassi, prediligendo cibi leggeri, soia, verdure amare e fresche, spezie.
I massaggi (Shiatsu, Tuina, Riflessologico, Ayurvedico o altri purché effettuati da terapisti competenti) restano uno strumento fondamentale di intervento in tutti i tipi di ristagno e sbloccano molte situazioni di stasi a volte senza dover ricorrere a farmaci, naturali e non.
Nel caso in cui prevalga il calore (con sintomi infiammatori) bisognerà agire per “raffreddare” il sangue e per purificarlo da eventuali agenti patogeni.
La fitoterapia si è rivelata molto utile in queste forme, con piante che hanno un’azione antisettica, Melaleuca alternifolia OE, semi di Pompelmo, Vaccinium vitis idaea, Hydrastis canadensis, Thymus vulgaris OE o rinfrescante: Plantago maior, Urtica urens, Betula alba. Vale il consiglio dato nella parte precedente: la scelta andrà effettuata da un medico, un naturopata o un erborista sulla base dello stato generale della paziente.
Sezione a cura di Daria Fago (Naturopata)
Le terapie naturali vanno sempre personalizzate, le cure vanno date da un terapeuta esperto, questi sono solo consigli generali