Il Fosforo risulta necessario per la formazione ed il mantenimento delle ossa e dei denti, per la crescita cellulare, per il buon funzionamento dei reni e per una regolare contrazione del muscolo cardiaco. L’assimilazione del Fosforo è legata alle quantità di Calcio e di Vitamina D, l’eccessiva presenza di uno di questi componenti pregiudica la corretta assimilazione degli altri. Più in generale un corretto equilibrio tra magnesio calcio e Fosforo porta sempre ad un buon stato di salute.
Alimenti che ne contengono sono: uovo, noce, nocciola, mandorla, leguminose, latticini, carne, acqua gassata, frutta secca, aglio, pesce, pollame, lievito di birra, semi di zucca.
Avvertenze
Sintomi di carenza di questo minerale sono quasi esclusivamente provocati da una scorretta alimentazione quali una smisurata presenza di zucchero bianco, di cibi ad alto contenuto di grassi ed ad una loro cattiva digestione.
Un po’ di storia
Il fosforo venne isolato per la prima volta dal chimico tedesco Hennig Brand nel 1669. Nel tentativo di distillare i sali residui dell’evaporazione dell’urina, Brand produsse un materiale bianco, luminescente al buio, che bruciava con fiamma brillante. Da allora, la parola fosforescente è stata usata per descrivere quei materiali che emettono luminescenza al buio senza bruciare.
Le discussioni degli alchimisti si ravvivarono, e grandi nomi della scienza dell’epoca, come Robert Boyle, parteciparono al dibattito sulle proprietà del nuovo materiale luminescente.
La sezione Minerali è a cura di Osvaldo Cioè