E’ il sale da cucina che, grazie al processo di preparazione omeopatica, diventa un rimedio eccezionale.
Diventiamo Natrum muriaticum quando non possiamo mostrare, liberare le nostre emozioni, eccitazioni, quando non possiamo liberarci di un dolore o sfogare una collera, rispondere a una vessazione, obiettare a una contraddizione, vincere un’ansietà e una paura.
Rimanendo schiacciati sotto queste emozioni nasce in noi il risentimento. Natrum muriaticum è il farmaco del risentimento e Natrum serve per togliere questo sentimento patogeno. Patogeno perché, come eravamo impari agli altri per sentimenti che ci hanno ferito, subiamo pure il risentimento e, peggio, lo schiacciamo su noi stessi.
Natrum muriaticum è il farmaco delle somatizzazioni. Il paziente si dice: «Non riesco a fare…? allora io mi faccio venire… Possiamo aspettarci una cefalea, una metrorragia, una paralisi, un aborto, un’insonnia, una convulsione.
Nell’economia della vita i conti debbono quadrare, non possiamo vivere bene con cambiali a vuoto.
Il paziente Natrum muriaticum e molto riservato, nasconde il suo ego, non ama molto essere interrogato. Solo si intuisce che ce l’ha con qualcuno. Tentate di consolarlo e vi dirà, trattenendo le lacrime, che non vuole essere compatito/a; in realtà detesta la consolazione e vuole piangere da solo, in segreto. Preferisce anche stare solo.
Il dolore può risalire molto indietro nel tempo ma è sempre vivo in Natrum muriaticum che lo rimugina nel cervello e ne soffre come se fosse di oggi.
Si sente vinto, e chi è vinto non ha fiducia in se stesso, è irresoluto, ha paura del futuro, se ne sta li senza gioia, Indifferente, stanco della vita che non ama più.
Parlare stanca Natrum muriaticum e non risponde volentieri; ora mostra un carattere dolce, affezionato, oppure e maligno e impertinente.
Può odiare chi lo contraddice o lo consola, può covare la vendetta o darsi al bere o alle spese folli. Alterna il riso alle lacrime, la gioia alla tristezza, la stipsi alla diarrea.
Natrum muriaticum è freddoloso ma non ama il caldo, desidera il pane e i farinacei che lo gonfiano. Ama il sole e ha grande sete d’acqua.
Cefalea la mattina al risveglio come piccoli martelli, come se la testa volasse in pezzi. Oppure cefalea dalla mattina alla sera.
Mal di occhi con cefalea negli scolari. Mentre cuce gli occhi vanno insieme. Lacrimazione tossendo. Lacrimazione quando ride. Raffreddore che inizia con salve di starnuti.
Perdita di odorato e di gusto durante il raffreddore.
Rinite con emissione di muco simile a bianco d’uovo.
Lingua pesante, eloquio difficile.
Bambini lenti a iniziare a parlare. Lingua a carta geografica. Spaccatura profonda nel mezzo del labbro inferiore. Suda mentre mangia.
Il collo dimagrisce mentre il resto del corpo è tondetto.
Natrum muriaticum non riesce a urinare se qualcuno è presente.
Dolore a pugnalata al petto che arriva alla scapola, a sinistra.
Dolore lombare per essere stato troppo chinato in avanti.
Dolore lombare, migliorato coricati sul duro e premendo i pugni sui lombi.
Pelle spaccata alle dita e intorno alle unghie.
Verruche sul palmo delle mani.
Grande stanchezza degli arti dopo emozioni, collera o dolore.
Paralisi per gli stessi motivi.
Sogna ladri, si sveglia e li cerca sotto il letto.
La febbre sale alle dieci del mattino.
Pelle oleosa del volto. Eruzioni al limite dei capelli.
Corpo freddo e brividi molto marcati e continui durante la febbre.
tratti dal libro “Manuale pratico di Omeopatia” di Ruggero Dujany edito da Red/Studio redazionale