Gli Obiettivi del Pilates consistono nel portare l’individuo a muoversi con economia, grazia ed equilibrio attraverso il rispetto dei sei principi base che costituiscono la tecnica:
• Concentrazione (Concentration);
• Controllo (Control);
• Baricentro (Centering);
• Fluidità del movimento (Flowing movement);
• Precisione (Precision);
• Respirazione (Breathing)
Concentrazione – La concentrazione è fondamentale affinché si possano eseguire correttamente gli esercizi richiesti. Pertanto è necessario prestare molta attenzione a tutti i movimenti, in quanto ogni parte del corpo ha la sua importanza e nulla deve essere trascurato o ignorato. La concentrazione richiesta nell’eseguire le varie sequenze del metodo, tuttavia, non si limita esclusivamente al distretto muscolare e articolare coinvolto nel movimento, ma è estesa a tutto il corpo. È fondamentale, infatti, essere consapevoli della postura mantenuta durante l’esercizio.
Controllo – Attraverso la concentrazione si deve arrivare ad avere il totale controllo di ogni gesto, poiché muoversi senza un’adeguata consapevolezza può provocare infortuni. Siccome nulla nel metodo Pilates è casuale, è necessario prestare attenzione non solo al movimento relativo all’articolazione interessata dall’esercizio ma, contemporaneamente, anche alla posizione della testa, del collo, degli arti superiori, delle dita delle mani, delle spalle, della schiena, del bacino, degli arti inferiori, dei piedi e delle dita dei piedi. Il metodo Pilates insegna quindi ad avere il pieno controllo del proprio corpo e acquistare così maggiore scioltezza e armonia di movimento.
Baricentro – Il baricentro è il fulcro del metodo Pilates, sia dal punto di vista fisico sia dal punto di vista strutturale. Pilates definiva “powerhouse” (casa della forza) o “girdle of strength” (cintura di forza) l’area compresa tra la parte finale della cassa toracica e la porzione più bassa del bacino. Tale area comprende numerosi muscoli: frontalmente i retti addominali, gli obliqui e i trasversi, posteriormente i gran dorsali, i quadrati dei lombi e i glutei. Una postura corretta è favorita dal rafforzamento del baricentro. Si pensi a una zona compresa tra due linee orizzontali: una passa dalle spalle e l’altra attraverso le creste iliache superiori (la parte alta delle anche). Si ottiene così la cosiddetta “frame” o ‘box” (cornice), divisa da una linea verticale (la “linea centrale”), che rappresenta il giusto equilibrio delle forze. Il lavoro del metodo Pilates si concentra soprattutto su questa linea centrale e sul controllo del corretto allineamento della cosiddetta cornice. Il controllo del baricentro viene inteso anche come stabilizzazione del bacino attraverso il lavoro sinergico dell’area addominale e di quella lombare volto al mantenimento della posizione neutra. Un appropriato sviluppo del lavoro sul baricentro comporta un minor dispendio energetico e una ridotta incidenza di infortuni e dolori lombari e dorsali.
Fluidità del movimento – Nessun movimento deve essere eseguito in modo rigido e contratto, così come non deve essere troppo rapido o troppo lento. In ogni gesto ci deve essere armonia, grazia e fluidità, unite al controllo del corpo. Secondo Pilates la fluidità dei movimenti è legata anche alla forza e alla fluidità del baricentro.
Precisione – La precisione è un altro aspetto fondamentale del metodo Pilates. La mancanza di controllo di ogni minimo gesto porta inevitabilmente a una scorretta interpretazione ed esecuzione dell’esercizio. Dalla precisione dei movimenti ha origine il bilanciamento del tono delle varie regioni muscolari che si traduce, nella vita di tutti i giorni, in grazia ed economia di movimento.
Respirazione – La respirazione è l’ultimo dei principi elencati nella lista benché sia invece uno dei primi da considerare. Inspirazione ed espirazione fluide e complete sono parte integrante di tutti gli esercizi.
Il respiro deve essere coordinato con movimenti; per questo ogni esercizio del metodo Pilates è accompagnato da precise indicazioni per una corretta respirazione che va rieducata per liberare al massimo il diaframma. L’esatta definizione dell’obiettivo è: “respirazione diaframmatica con tenuta dei muscoli trasversi”.
La persona qualificata a insegnare il metodo Pilates ha una grande responsabilità: sapere fino a che punto gli esercizi sono indicati per i diversi soggetti seguiti; scegliere il programma più adatto alla persona e capire quando è necessaria la consulenza di medici specializzati. Le certificazioni più serie richiedono almeno un anno dì preparazione, con prerequisiti per l’ammissione al corso. L’osservazione, la pratica e gli esami scritti e orali completano a formazione teorica. Corsi annuali di aggiornamento garantiscono qualità e serietà all’insegnante. È comunque consigliabile informarsi sempre sull’iter formativo seguito dalla persona che si dichiara insegnante del metodo.
Tratto da “I manuali del benessere” del Corriere della Sera