
Muladhara significa «radice» ovvero principio-energia capace di assicurare sviluppo e nutrimento a ogni cosa.
Si sviluppa a partire dal concepimento fino ai 3/5 anni ed è il chakra da cui la coscienza entra nel corpo fisico al momento della nascita. La sua funzione principale è legata al corpo materiale, all’istinto di sopravvivenza;
organo di senso collegato: olfatto
Viene rappresentato con un fiore a quattro petali; Unico chakra ad essere posto al di fuori della colonna vertebrale, è collegato fisicamente agli organi sessuali, alla vitalità sessuale, alla capacità di adattamento al mondo e di sopravvivenza, soddisfa i bisogni primordiali quali il cibo, l’acqua, l’aria, il riparo.
Muladhara ci aiuta ad assorbire le energie della Terra ed a scaricare le tensioni eccedenti mediante l’atto sessuale.
un disturbo a livello di Muladhara si esprime come repressione o ipertrofia sessuale.
La sessualità collegata a Muladhara è una sessualità non repressa e che viene espressa attraverso un normale desiderio dell’altro; quando il chakra funziona bene allora il sesso viene vissuto pienamente e l’energia da esso derivante può essere utilizzata al fine di incanalare ed elevare la stessa energia lungo l’asse degli altri sei chakra; il tantra indiano spiega come un’energia sessuale ben indirizzata sia in grado di risvegliare la Kundalini o “serpente attorcigliato” che vive, allo stato latente, alla base della colonna vertebrale. Essa è tradizionalmente rappresentata da un serpente addormentato, avvolto intorno alla base della spina dorsale in tre giri e mezzo. Il suo nome deriva dalla parola kundala, che significa avvolto, arrotolato, spiraliforme. A livello psicologico Kundalini può essere paragonata alla libido inconscia mentre, nel suo significato originario essa corrisponde alla Shakti ovvero l’energia vitale che scaturisce da SIVA e che è in grado di trasformare l’energia potenziale in atto creativo e quindi in materia.
Lungo il suo percorso, Kundalini attraversa i chakra risvegliandoli e purificandoli. Giunta al settimochakra, detto Sahashrara o anche “loto dai mille (petali)“, Kundalini completa il suo risveglio, e porta l’individuo nello stato che viene definito in psicoanalisi realizzazione del sé; quando l’energia è pienamente innalzata l’individuo sperimenta, in piena consapevolezza, nuovi stati di coscienza i quali possono essere accompagnati da una serie di fenomeni particolari che possono essere di tipo fisico, sensoriale, percettivo.
Il Muladhara chakra una volta risvegliato distrugge le paure, e dona la potenza del Dharma (il codice del giusto comportamento), la padronanza delle tentazioni e delle eccitazioni, l’equilibrio, la saggezza, l’armonia, il senso interiore della giusta direzione, l’innocenza, la fiducia e la purezza.
Possiamo ripristinare l’energia del I Chakra attraverso l’uso di olii essenziali quali: Sandalo o Vetiver oppure poggiando dei Cristalli sul triangolo pubico. I Cristali da utilizzare hanno un colore che va’ dal nero al marrone al rosso e i più indicati sono il Diaspro rosso; il Rubino; il Granato; Ossidiana, Onice nera, Quarzo affumicato; Tormalina nera; Ematite, quest’ultima da usare con molta cautela in quanto molto ricca di ferro.
A cura della Dott.ssa Marina Visvi