
Chi si riduce a questi punti di stanchezza – eccetto ovviamente che in occasione di eventi ineluttabili – è di solito un soggetto che non ascolta i primi campanelli d’allarme dell’organismo e tira dritto per la strada che si è prefissato.
Si ritrova così a un certo punto, quasi senza accorgersene, in uno stato di profonda prostrazione psicofisica senza peraltro neanche riuscire a fermarsi per recuperare le energie.
In tali casi uno dei primi rimedi – a cui dovrà necessariamente seguire una “rivisitazione” del proprio stile di vita – è un fiore di Bach ideale ogni volta che ci sembra di non avere più forze, di aver dato fondo alle ultime risorse: Olive, 4 gocce 4 volte al dì per via sublinguale per 1 mese.
A rendere più veloce e duratura la ripresa, la fitoterapia ci viene incontro con il frassino, che è anche un ottimo depurativo: estratto fluido, 20-25 gocce 2-3 volte al giorno.
Tratto dal libro “Mal di schiena” – RIZA