09 Dicembre 2023

Dormire ininterrottamente

Da quando il bambino dovrebbe dormire ininterrottamente?

Non ci sono dati tassativi in merito, poiché il ritmo notte-giorno ha bisogno di un periodo di tempo piuttosto lungo per stabilizzarsi.
Come in tutte le fasi dello sviluppo infantile, che si tratti di mettersi a sedere, camminare o dormire, ci sono grandi differenze fra un soggetto e l’altro.
I dati statistici possono essere utili: il 38 per cento dei bambini dorme ininterrottamente a sei, sette mesi, il 37 per cento invece si sveglia di notte due o più volte.
All’età di un anno la percentuale dei bambini che dormono senza interruzioni sale già al 53 per cento, mentre il 22 per cento si sveglia due o più volte.
Molti bambini dormono senza svegliarsi di notte a partire dal compimento del primo anno di vita, alcuni hanno bisogno di molto più tempo per compiere questo passo. Inoltre anche ai bambini che iniziano a dormire ininterrottamente a un anno può capitare di svegliarsi più volte durante la notte nel corso del secondo anno di vita, dato che in questa fase compaiono altri progressi nello sviluppo, come l’autonomia crescente o la dentizione, che possono disturbare il sonno.
Al più tardi nell’età scolare la frequenza dei risvegli notturni diventa praticamente irrilevante. In genere, infatti, il bambino è in grado di cavarsela da solo e di prendere il sonno autonomamente.
Di notte mia figlia (quattro anni) dorme ininterrottamente per circa 15 ore, però dopo 2 ore è di nuovo stanca e lamentosa e dorme ancora un’oretta.  
Nel frattempo ha sempre bisogno di riposarsi di tanto in tanto.  
Devo preoccuparmi?
In effetti nei bambini il bisogno sonno può variare molto e dunque a mio parere non ha motivo di preoccuparsi.
Ci sono semplicemente piccoli che hanno bisogno di dormire moltissimo, in particolare mentre stanno vivendo uno scatto di crescita o sono in una fase in cui sperimentano molte novità.
Ovviamente ci sono anche bambini che dormono di più quando sono malati o stanno ammalando.
Se dovessero comparire dei sintomi, consideri l’opportunità di un controllo pediatrico, che può giovare molto anche alla tranquillità della mamma, anche se magari la piccola appare perfettamente sana.
Se la bambina non risulta affetta da infezioni ed è comunque sana, non c’è motivo di preoccuparsi. In questo caso si goda il tempo in ci sua figlia dorme e lo adoperi per riposarsi.
Esistono infatti anche le fasi in cui anche i dormiglioni riducono il loro bisogno di sonno.
La nostra bimba di undici mesi si sveglia alle 7.30 e dorme per altre due ore se abbasso completamente le tapparelle.  
Devo continuare così?
È presumibile che la piccola dorma meglio se c’è buio completo nella camera.
Di mattina si sveglia a causa dell’aumento della luminosità e non riesce a continuare a dormire.
Non si faccia dunque scrupoli e abbassi le tapparelle del tutto, in modo che sua figlia possa dormire a sufficienza di notte.
Può comportarsi in modo analogo per i sonnellini diurni, visto che la piccola evidentemente collega il sonno con l’oscurità (il che rappresenta un eccellente passo avanti nell’apprendimento di un buon ritmo sonno-veglia).
Non deve preoccuparsi pensando che d’ora in poi sua figlia riuscirà a dormire sempre e solo nel buio completo.
Quando sarà finita la fase della primissima infanzia e il ritmo sonno-veglia si sarà regolarizzato, cambierà abitudini nel corso del tempo.
Per il momento, l’unico problema che potrebbe sorgere è che la bambina incontri difficoltà ad addormentarsi in una camera diversa dalla sua, se ad esempio è difficile da oscurare.
Se dovesse avere questo problema, cerchi di far dormire la piccola quanto più possibile a casa nell’ambiente a lei familiare.
Tenga comunque conto che si tratta solo di una fase di transizione.
Di notte nostro figlio (tre mesi) in genere dorme ininterrottamente, mentre di giorno è molto irregolare.  
Come potrei abituarlo a dormire a orari fissi durante la giornata? 
Nei bambini sotto i sei mesi il ritmo del sonno risente ancora pesantemente della maturazione biologica.
Non è possibile imporre ai piccoli un determinato ritmo; sono loro che ne sviluppano uno, e solo lentamente.
Può essere di aiuto istituire una certa regolarità nella vita quotidiana.
Vostro figlio ha già sviluppato un ritmo sonno-veglia molto buono e dorme di notte senza interruzioni, il che non è così ovvio.
Presumibilmente, con il tempo, anche i suoi sonnellini diurni oscilleranno di meno, nella misura in cui la routine quotidiana (pasti, giochi e passeggiate) rimarrà quanto più possibile costante.
Di notte nostro figlio (undici mesi) dorme senza interruzioni e la mattina e il pomeriggio per altre due ore a intervalli regolari.  
Ora all’improvviso vuole dormire solo una volta di giorno e non più di un’ora e mezza.  
E sufficiente?
Nei bambini il bisogno di sonno cambia proprio nel primo anno e mezzo in maniera drastica.
Il sonno notturno diventa sempre più lungo, mentre i sonnellini diurni si riducono.
Se un neonato dorme in media ancora sedici ore, un bambino di due o tre anni si limita per lo più a tredici ore, sempre tenendo conto che sussistono grandi differenze da bambino a bambino.
E’ dunque perfettamente normale che ora il bisogno di sonno di vostro figlio si sia ridotto, anche se a voi sembra un cambiamento improvviso.
In primo luogo dovreste accertarvi che il piccolo se la cavi bene con il suo ritmo del sonno e nel complesso abbia un aspetto allegro e riposato.
Per il resto limitatevi ad assecondare il ritmo che ha trovato (e che cambierà) e siate felici che finora ha dormito a meraviglia!
tratto da “Il sonno dei bambini”  – di Sabine Friedrich

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