27 Marzo 2023

Il Sonnambulismo e il Bambino

Ho letto che il sonnambulismo è ereditario.  
Mio marito è sonnambulo fin dall’infanzia. 
Devo temere che anche mio figlio (due anni) lo diventi, e cosa posso fare per evitarlo?
Ormai è accertato che esiste una predisposizione ai sonnambulismo.
Ad esempio la familiarità è riscontrata negli studi sui gemelli: se uno dei due gemelli omozigoti è sonnambulo, lo sarà anche l’altro, con una probabilità del 50per cento. Nei gemelli eterozigoti (che geneticamente si assomigliano quanto i fratelli «normali») succede molto meno di frequente (solo un decimo).
Oltre all’ereditarietà sembrano esserci altri fattori importanti, altrimenti i gemelli omozigoti (che presentano un patrimonio genetico identico) dovrebbero essere sempre tutti e due sonnambuli.
Per suo figlio sussiste dunque una certa probabilità
che diventi sonnambulo più avanti nel tempo.
Non può fare niente per evitarlo, né è necessario che intervenga, dato che il sonnambulismo costituisce un disturbo del tutto innocuo che spesso scompare da sé nella giovinezza o nell’età adulta.
Da un po’ di tempo il nostro piccolo di tre anni si sveglia di tanto in tanto nel cuore della notte e cammina nel sonno.  
Di norma riusciamo a riportarlo nel suo letto senza problemi. Il sonnambulismo è legato a eventi e sollecitazioni avvenuti durante il giorno?
Le cause del sonnambulismo, fenomeno innocuo in sé, non sono ancora state del tutto chiarite.
Si suppone che nei bambini sia parzialmente legato alla maturazione cerebrale.
Tuttavia non si sa ancora di quale tipo di legame si tratti.
La comparsa del sonnambulismo può essere scatenata, per esempio, da malattie con febbre e potrebbe essere riconducibile al fatto che la febbre elimina le fasi di sonno profondo.
Dopo che la febbre è calata questi stadi del sonno si manifestano con maggiore forza a causa del bisogno di recupero e il sonnambulismo è proprio tipico delle fasi di sonno profondo.
Anche altri fattori che portano a un sonno notturno più profondo, per esempio la spossatezza o il bisogno di recuperare sonno arretrato, potrebbero aumentare la probabilità del sonnambulismo. In effetti esiste una connessione tra sonnambulismo e sovraccarico e stress durante la giornata, presumibilmente anche in questo caso perché il sonno notturno diventa più profondo. Secondo gli attuali studi scientifici, tuttavia, motivi di ordine psichico, emozionale o addirittura psichiatrico non hanno rilevanza nel sonnambulismo.
Evitate di far stancare troppo il bambino; d’altra parte, non fatevi prendere dall’ansia di voler proteggere il piccolo da tutte le possibili situazioni di stress e di stanchezza eccessiva.
Quali regole bisogna osservare con il sonnambulismo ?
Proteggete il bambino da eventuali ferite: chiudete le portefinestre, serrate a chiave la porta di casa e togliete eventuali oggetti che il piccolo potrebbe urtare nella camera o nel corridoio.
Infatti bisogna sfatare la credenza che i sonnambuli camminino con sicurezza infallibile: possono invece inciampare, cadere e dunque ferirsi.
Per il resto non fate troppa attenzione ai fenomeni occasionali per il sonnambulismo; piuttosto rimanete tranquilli, riportate il bambino a letto e il giorno successivo evitate di drammatizzare l’accaduto.
In questo modo, infatti, potreste inquietare il bambino e alimentare la sua paura di andare a letto.

tratto da “Il sonno dei bambini”  – di Sabine Friedrich

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