22 Settembre 2023

Organoterapia

L’organoterapia è una bioterapia che tratta, mediante la somministrazione di organi o tessuti omologhi diluiti e dinamizzati, l’organo malato.
L’obiettivo è quindi  quello di riequilibrare il funzionamento alterato dell’organo umano malato utilizzando il suo omologo.
La tecnica è stata sperimentata soprattutto in Francia, da Claude Bergéret e Max Tétau e utilizza estratti d’organo (intero, non solo le cellule parenchimali) prelevati da animali secondo le regole codificate dalla Farmacopea Francese nel 1965.
L’organoterapia nasce come tecnica riservata a patologie organiche, il messaggio organoterapico mantiene la sua natura quantitativa, a differenza di quello omeopatico, è specifico in quanto antigenico e di natura di per sé non lesiva.
I preparati in organoterapia vengono estratti da suini e montoni con la tecnica della microliofilizzazione.
Questa caratteristica fondamentale distingue l’Organoterapia dall’Opoterapia, con la quale spesso viene confusa
La somministrazione viene effettuata mediante ampolle bevibili o supposte e le diluizioni utilizzate sono la centesimale o la decimale hahnemanniana: 4 o 5 CH con azione stimolante, 7 CH per regolarizzare, 15 o 30 CH per inibire.
Riguardo alle sostanze ormonali le diluizioni D3-D6 hanno un’azione sulla funzione di massima attività e ne aumentano i livelli nel sistema e nel sangue: D8-D15 normocinetica con funzione di equilibrio; D30-D60 ipocinetica con deficit di attività.
Sezione a cura di Daria Fago (Naturopata)

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