Altrasalute

Rhus Toxicodendron

Rhus toxicodendron è una specie di edera velenosa degli Stati Uniti. E la principale nemica di coloro che fanno picnic nei boschi e toccano l’edera che provoca loro una bella eruzione sulla pelle.
Rhus toxicodendron è per gli agitati. Quali agitati? Quelli che muovendosi continuamente trovano sollievo ai loro dolori, mentre se stanno fermi li sentono progressivamente aggravare. Rhus toxicodendron è un paziente irritabile che si sfoga muovendosi e passeggiando, meglio se all’aria aperta. Infatti lo stare a casa lo deprime, lo rende nervoso, triste e brontolone.
La notte aggrava Rhus toxicodendron. Aumenta l’agitazione e l’ansia. Può perfino aver paura di andare a dormire, di essere avvelenato e della morte. Quindi, senza requie, viene indotto a muoversi qua e là, a uscire dal letto in cerca di un sollievo, che però è momentaneo.
Rhus toxicodendron è freddoloso e le sue affezioni sono aggravate dal freddo, dall’umido, dal cambiamento del tempo verso il freddo e sono scatenate quando si è bagnati e ci si raffredda come dopo un bagno in mare.
Il caldo, in tutte le sue forme, migliora moltissimo il paziente.
Caratteristica fondamentale di Rhus toxicodendron è il miglioramento dal movimento così:
– riposo = aggravamento
– inizio movimento = aggravamento
– proseguimento del movimento = miglioramento
– continuazione del movimento = ripresa del dolore e spossatezza
– riposo aggravamento.
Questa è la sua parabola.
Quando Rhus toxicodendron si muove e si agita e per migliorare il suo stato e non per un’ansietà interiore come in Arsenicum. l dolori di Rhus toxicodendron sono quelli chiamati “reumatici” e sono laceranti, lancinanti, stiranti, rodenti, brucianti.
Rhus toxicodendron è specifico per le slogature e le storte.
Sensazione di avere un asse legato sulla fronte, testa pesante.
A letto sente come una vertigine, che lo obbliga ad alzarsi.
Negli occhi cellulite retro-orbitale. Infiammazioni pustolose.
Lingua con un triangolo rosso in punta.
Laringite dei cantanti.
Le mandibole scrocchiano masticando. La lussazione della mandibola è facile.
Gusto metallico in bocca. Il pane e gli altri cibi hanno sapore amaro.
Dolori allo stomaco aggravati stando coricato. Coliche che obbligano il paziente a piegarsi in due, migliorate dal movimento.
Ipertrofia cardiaca causata da esercizio violento con tachicardia.
Debolezza al cuore dopo camminata al sole ardente.
Flebite dopo parto. Le escrezioni uterine, i lochi, sono protratti e puzzolenti.
Dolore che sale dalla vagina.
Articolazioni pelviche rigide e dolorose ai primi movimenti. Collo rigido con tensione dolorosa dopo sforzo o corrente d’aria, migliorato muovendolo in continuazione.
Dolori laceranti nei tendini, legamenti e fasce.
Dolori brucianti, senso di intorpidimento agli arti inferiori dopo esposizione al freddo e all’umido e dopo esercizi violenti, aggravati di notte.
Inquietudine degli arti di notte, migliorata dal movimento.
Ogni tipo di dolore e rigidità con le modalità di Rhus.
Pruriti intollerabili alle gambe e ai piedi durante la notte.
Paralisi dopo iperesercizio, dopo parto, da reumatismi. dopo umidità, da eccessi sessuali, dopo tifo.
Paralisi infantile.
Sonno inquieto, disturbato fino all’insonnia nella seconda metà della notte. Sogni di esercizi fisici o fatiche. Anche sonno profondo.
La pelle produce vescicole piene di liquidi chiari, con base rossa, dolorose, pruriginose, ma il grattamento non giova. Aggravate dal freddo e migliorate dal caldo.
Crosta lattea.
Pustole, ossia vescicole piene di pus questa volta (Herpes, varicella, vaiolo). Orticaria aggravata dall’umidità.

tratti dal libro “Manuale pratico di Omeopatia” di Ruggero Dujany edito da Red/Studio redazionale

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