30 Settembre 2023

Il calibro delle arterie

Il calibro delle arterie

calibro delle arterie

Per la funzionalità della circolazione arteriosa il requisito più importante è il calibro delle arterie.
E’ evidente che quelle di buon calibro possono trasportare ai tessuti una quantità di sangue superiore a quelle di minor calibro.
A volte, quando si arriva all’età degli «anta», il calibro di un’arteria si restringe perché al suo interno si depositano accumuli di colesterolo.
Se il diametro delle arterie viene soltanto ristretto, si parla di «stenosi» (restringimento); se invece il volume viene bloccato completamente, si parla di ostruzione.
Nel primo caso il flusso risulta ridotto, mentre nel secondo è impedito e il sangue deve farsi strada per vie traverse (circolo collaterale) per aggirare l’ostacolo e arrivare a destinazione.
Queste considerazioni assumono importanza cruciale quando si riferiscono alle coronarie, le arterie del cuore.
Ci sono individui avvantaggiati da una struttura genetica che rende le loro coronarie resistenti ai fattori avversi: sono i sicuri candidati alla longevità, persone i cui genitori hanno in genere varcato la soglia degli ottant’anni lasciando in eredità ai figli un organismo capace di reggere più di altri all’usura del tempo. Negli altri individui i principali fattori in gioco sono di semplice natura meccanica:
più grandi sono le coronarie, maggiore è lo spazio a disposizione delle placche aterosclerotiche (dette anche «ateromi»), senza che si abbiano conseguenze disastrose; più veloce scorre il sangue al loro interno, meno probabilità ci sono che vengano ostruite dalle placche aterosclerotiche.
Stando così le cose, è chiaro il ruolo esercitato dall’attività fisica. Più si fa del moto, più aumenta o rimane integro il calibro delle coronarie; più si fa del moto, più in fretta scorre il sangue e più difficilmente possono crearsi restringimenti od ostruzioni lungo il loro decorso.
Altrettanto chiara è la potenzialità lesiva del fumo di sigaretta, che tende a restringere il calibro delle coronarie, acoronarica.
Il cuore è l’unico organo che lavora ininterrottamente, senza fermarsi mai, fin dalla nascita. E anche l’organo che lavora di più.
E dobbiamo fare il possibile per risparmiare le sue risorse e una delle precauzioni più importanti consiste nel mantenere sgombre e integre le coronarie: con l’attività fisica si mantiene attivo il flusso e ampio il loro calibro con la rinuncia al fumo si tengono al riparo da nefasti effetti tossici.
Facendo del moto ed evitando il fumo si raggiunge un altro obiettivo: impedire alla pressione di salire pericolosamente.

Tratto dalle Guide per la Salute

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