03 Giugno 2023

Arteriosclerosi e colesterolo

 

Consigli Alimentari
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L’arteriosclerosi è l’indurimento delle pareti delle arterie, condotti attraverso i quali il sangue ossigenato è spinto dal cuore per tutto il corpo. Le pareti delle arterie sono formate da una membrana media, costituita da fibre elastiche e muscolari; una parte esterna, formata da tessuto connettivo e fibre nervose; vi è poi uno strato interno estremamente delicato e liscio chiamato endotelio, a contatto del quale circola il sangue.

È proprio qui, sotto l’endotelio, che hanno inizio le lesioni arteriosclerotiche.

Patogenesi

Nel sangue si trova una sostanza chiamata colesterolo, appartenente al gruppo dei lipidi o grassi, che viene utilizzata in molte funzioni dall’organismo (per esempio, nella produzione dei vari ormoni). Quando il colesterolo aumenta nel sangue, si possono formare depositi di piccole quantità di questa sostanza sotto l’endotelio arterioso. Questo produce una reazione delle cellule vicine che si sviluppano intensamente, e di conseguenza aumentano lo spessore della parete arteriosa che ne restringe il lume interno.

Il colesterolo continua a depositarsi fino a formare placche (ateromi) più o meno grandi sotto l’endotelio. Queste placche possono calcificarsi e acquistare grande durezza; possono anche staccarsi e lasciare una superficie aspra (ulcera ateromatosa) sulla quale il sangue, scorrendo, forma dei trombi (coaguli aderenti) che possono ostruire completamente il lume arteriale.

Le pareti delle arterie perdono allora la loro elasticità e la loro resistenza.

La pressione sanguigna può romperle e causare emorragie o distenderle e creare così grandi dilatazioni chiamate aneurismi, anch’essi soggetti a rottura.

I sintomi dell’arteriosclerosi dipendono dalla localizzazione del processo.

A livello del cervello, l’arteriosclerosi è responsabile del rammollimento cerebrale e dell’emiplegia, di trombosi e di emorragie. Al rene, l’arteriosclerosi può causare insufficienza renale, che conduce a uremia e scarsa irrigazione dell’organo, la quale produce ipertensione arteriosa. Nelle membra inferiori, l’arteriosclerosi può causare insufficienza circolatoria con dolori ai polpacci nella deambulazione.

Come possiamo vedere, le affezioni dei diversi organi, conosciute con nomi diversi, sono in realtà manifestazioni della medesima malattia: l’arteriosclerosi, che è la causa maggiore di morte. Infatti, solo l’arteriosclerosi produce più vittime del cancro, della tubercolosi e degli incidenti messi assieme.

Profilassi

Non esiste alcuna cura per restituire alla normalità un’arteria indurita e piena di formazioni di colesterolo. La profilassi è l’unico rimedio di cui disponiamo per combattere questa malattia. Non si può curare l’arteriosclerosi: essa va prevenuta o controllata fin dal suo inizio.

Per questo motivo, in un primo momento bisognerà curare efficacemente tutte le affezioni che favoriscono lo sviluppo dell’arteriosclerosi: l’ipertensione arteriosa, il diabete, l’obesità e l’ipotiroidismo.

La misura profilattica fondamentale è di evitare l’aumento di colesterolo nel sangue, e per ottenere ciò non rimane altro da fare che ridurne l’apporto mediante gli alimenti. Questo principio fondamentale è sostenuto da numerose esperienze e osservazioni cliniche. Ne menzioneremo brevemente alcune.

Se si somministra colesterolo al coniglio, animale estremamente erbivoro, si svilupperà con rapidità un’intensa arteriosclerosi. Nel cane, invece, animale abituato a un regime misto che comprende grassi animali, non si svilupperà arteriosclerosi con la somministrazione di colesterolo.

Però, se viene trattato con una sostanza che deprime la funzione della tiroide, e quindi si lascia che il colesterolo si depositi, svilupperà arteriosclerosi simile a quella dell’uomo. Questo indicherebbe che l’eccesso di colesterolo nella dieta, in un terreno propizio, favorisce il deposito di detta sostanza nelle arterie e scatena quindi la malattia.

I negri dell’Africa Orientale, la cui dieta è quasi completamente priva di colesterolo, praticamente non soffrono di colesterolo.

I negri nordamericani, invece, abituati a una dieta ricca di grassi animali, soffrono di questa malattia come i bianchi.

Durante la guerra in Corea, studiando le arterie dei soldati morti in combattimento, si riscontrarono numerosi casi di arteriosclerosi tra i giovani nordamericani che avevano avuto un’alimentazione abbondante e ricca di grassi animali, mentre tali lesioni non si riscontrarono tra i soldati cinesi e nordcoreani che erano abituati a un’alimentazione più frugale.

Elencheremo qui di seguito le regole consigliate, alla luce delle nostre attuali conoscenze, per la profilassi dell’arteriosclerosi:

  1. Mangiare con moderazione, evitando l’eccesso di peso e l’accumulo di grasso nell’organismo.
  2. Fare tutti i giorni dell’esercizio fisico. Ciò stimola la circolazione, mantiene l’elasticità delle arterie e favorisce la combustione dei grassi.
  3. Diminuire il consumo di latte e dei suoi derivati quando è finito il tempo della crescita.
  4. Moderare il consumo di grassi animali, come la carne, il latte, il burro e la panna, come pure le uova nell’alimentazione degli adulti, sopprimendole, se è possibile, a partire dalla mezza età.

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