Ogni singola cellula nervosa (neurone) del nostro organismo pur non essendo in contatto con altre cellule comunica.Come fa? Utilizza dei messaggeri chimici che si chiamano neurotrasmettitori o neuromediatori.
Liberato da un neurone, il neurotrasmettitore oltrepassa lo spazio che lo separa da un altro neurone, prima di essere afferrato dalle proteine specializzate di un neurone recettore, come una chiave nella sua serratura. Il messaggio è stato ricevuto. Il neurone recettore diventa a sua volta un trasmettitore del messaggio.
Ciò provoca una successione di informazioni chimiche che si trasformano in impulsi elettrici. I messaggi tra neuroni si propagano tanto meglio quando le membrane dei neuroni sono morbide, il che si verifica quando l’alimentazione apporta acidi grassi polinsaturi (grassi vegetali, pesce) e fosfolipidi.
I neurotrasmettitori più comuni
Il cervello impiega numerosi messaggeri chimici. I più noti sono: l’acetilcolina, la dopamina, la noradrenalina, la serotonina, il GABA (l’acido gamma amino butirrico).
L’acticolina è il neurotrasmettitore più importante nell’ambito della memoria. La noradrenolina aiuta a memorizzare le informazioni che hanno a che fare con le emozioni. La dopamina dà energia e facilita il risveglio. Dalla serotonina può dipendere l’immagazzinamento e il recupero delle informazioni, come il GABA. Durante l’apprendimento, creiamo incroci neuronali di comunicazione. Come su Internet: tutti i giorni nuovi navigatori creano nuove connessioni. Dei nuovi circuiti possono crearsi a ogni età e noi li stimoliamo ogni volta che cerchiamo di ricordarci qualcosa.
Attenzione: i pasti ricchi di proteine favoriscono la secrezione di neuromediatori che stimolano le funzioni mentali (dopamina e noradrenalina) e riducono la produzione di neuromediatori del rilassamento, come la serotonina, che viene invece prodotta dopo pasti a base di carboidrati o dopo aver mangiato del cioccolato.
Tratto dal libro “Come potenziare la Memoria” – Riza