26 Marzo 2023

La frizione

La tecnica della frizione è simile a quella dello sfìoramento – variano solo intensità e velocità di esecuzione – ma agisce sul corpo in maniera molto più rilevante. Il meccanismo di azione è diretto, provocato dall’attrito tra la mano e la cute, ma anche riflesso, poiché coinvolge i recettori cutanei che stimolano la risposta del sistema nervoso vegetativo.
Benefici  
• Favorisce un’intensa vasodilatazione cutanea e iperemia locale, producendo arrossamento e aumento della temperatura;
• mobilizza il tessuto connettivo e svolge un’azione drenante sui liquidi;
• eseguita con i polpastrelli delle dita, stimola il riassorbimento dì edemi e infiltrazioni e porta beneficio in caso dì malattie degenerative come l’artrosi;
• aiuta l’ossigenazione delle cellule e l’eliminazione delle scorie metaboliche.
Controindicazioni  
• Deve essere evitata in tutte le più importanti patologie, specie quelle relative agli apparati circolatorio e respiratorio, e in caso di infiammazioni perché produce un intenso riscaldamento;
• non frizionate le gambe in presenza di fragilità capillare o varici;
• evitate la manovra su zone infette o in caso di trauma recente, su parti doloranti o particolarmente sensibili (come addome, torace e viso).
Da ricordare  
Ricordate che la pressione profonda si esegue solamente in direzione del circolo venoso, verso il cuore; nel movimento di ritorno alleggerite la pressione come nello sfioramento e non eccedete nella manovra per non creare irritazioni cutanee.
Frizione sulla schiena  
Una manovra ideale per chi è rimasto a lungo a letto immobilizzato, I movimenti, più decisi di quelli eseguiti durante lo sfioramento, hanno il pregio di riattivare la circolazione sanguigna.
Frizione sulla schiena 1 
• Eseguite la serie di figure presentate nello sfioramento della schiena, riducendo la velocità e aumentando notevolmente la pressione;
• nella fase di ritorno, quando le mani discendono dalle spalle verso la zona lombare, la pressione deve essere alleggerita per non ostacolare I flusso sanguigno.
Frizione sulla schiena 2  
• Frizionate la zona sacrale con i polpastrelli dei pollici; il resto della mano resta in contatto con il corpo;
• eseguite movimenti di rotazione alternata con una pressione decisa e profonda, allargando via via i cerchi fino a interessare l’area compresa tra glutei e zona lombare.
Frizione sulla schiena 3  
• Ripetete la frizione con i polpastrelli dei pollici alla base del collo, all’altezza della settima vertebra cervicale, la più sporgente; la palma di ciascuna mano si appoggia sulla spalla e avvolge il muscolo trapezio;
• il movimento circolare interessa la zona centrale e si sposta via via verso le spalle.
Frizione sulla schiena 4  
Eseguite movimenti circolari su tutta la zona centrale della schiena, dai lombi alle spalle; la pressione e la velocità di esecuzione produrranno un’intensa sensazione di calore.
Frizione sulla schiena 5 
Eseguite movimenti alternati di andata e ritorno lungo tutti i muscoli paravertebrali; le mani salgono e scendono lungo la schiena con movimenti sempre più veloci.
Frizione sulle gambe  
Adatto agli sportivi prima della gara per preparare i muscoli, questo trattamento è indicato anche per chi soffre di gonfiori agli arti inferiori. Non va tuttavia eseguito su zone affette da varici.
Frizione sulle gambe 1 
• Fate assumere alla persona la posizione prona e frizionate il piede mettendo una mano sul dorso e una sulla pianta;
• eseguite movimenti molto veloci per riscaldare questa parte del corpo che durante il massaggio tende a raffreddarsi facilmente.
Frizione sulle gambe 2  
• Frizionate il polpaccio con veloci movimenti alternati delle mani; il trattamento può essere eseguito salendo e scendendo lungo il polpaccio o disegnando forme circolari;
• evitate di frizionare la zona posteriore del ginocchio.
Frizione sulle gambe 3  
• Frizionate la coscia, ponendo una mano sulla parte posteriore e una sul lato esterno: cercate di interessare anche l’area del gluteo e del fianco;
• evitate la frizione sul lato interno della coscia e non praticate la manovra in presenza di problemi di circolazione periferica (varici e fragilità dei capillari).
Frizione sulle gambe 4 
• Fate assumere alla persona la posizione supina e sistematele il cuscino sotto le ginocchia; frizionate ancora il piede per pochi secondi;
• frizionate il muscolo tibiale anteriore – collocato nella parte frontale ed esterna della gamba, in corrispondenza della tibia – spesso teso e sofferente, con la palma di una sola mano, mentre l’altra sostiene la gamba, oppure praticate la manovra utilizzando i polpastrelli dei pollici, mentre il resto delle mani avvolge la gamba; in questo secondo caso il trattamento è molto più lento e profondo.
Tratto da “I manuali del benessere” del Corriere della Sera a cura di Davide Sechi

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