Massaggio connettivale

Nell’adulto, tra cute e mantello epimuscolare, vi è scorrimento mentre nel neonato, per l’incompiutezza dei vari organi e sistemi, ogni spostamento cute-fascia muscolare è impossibile. Lo scorrimento tra fascia muscolare superficiale e cute è molto importante in quanto, tra l’altro, consente i movimenti corporei nel più ampio senso della parola. Per controllare lo scorrimento cute-muscolo l’ammalato è seduto con il busto leggermente flesso in avanti.
L’esaminatore esercita una trazione tangenziale sulla cute usando i polpastrelli dell’indice e medio, atteggiati a martello, lungo le apofisi spinose delle vertebre (l’indagine può essere anche svolta in tutte le altre zone corporee). La manovra viene iniziata all’altezza della C7 e finisce alla S1. Segue la manipolazione collo-fascia muscolare del trapezio verso la spalla e scapola e infine la zona intercostale iniziando l’esame di scorrimento alla colonna e finendolo allo sterno.
Se il tessuto connettivale è indenne la cute su di essa è scorrevole ed a valle della zona pressata dai polpastrelli si forma un’onda. In tessuto turgido, cioè teso, le dita trovano un ostacolo e l’onda o è sopraelevata o si spezza o viene a mancare.
Si ha dunque un‘assenza dell’elasticità del connettivo. Le zone di tensione connettivali per quanto riguarda la loro estensione, quasi collimano con quelle cutanee (metameri cutanei) ma non devono essere confuse con esse in quanto, a causa dell’evoluzione dell’uomo si sono avuti degli spostamenti. Basta pensare, ad es., all’area del dorso: spalla-braccio.
Conoscendo i rapporti tra connettivo cutaneo e alterazioni patologiche di organi profondi si è considerata la modificazione di scorrimento (lo stato di tensione) del connettivo quale modificazione riflessogena corrispondente a processi patologici dei rispettivi organi interni. In effetti in certe disfunzioni o malattie organiche, nella zona corrispondente riflessogena si ha aumento di tensione cioè adesione degli strati normalmente dislocabili.
Le zone connettivali (zone di Dicke) non danno alcuna sensazione di dolore se non stimolate. Alla palpazione col metodo descritto si può constatare al centro di queste aree turgide dei punti dolenti, chiamati «punti massimali». li massaggio connettivale tende a influenzare, tramite trattamento della struttura superficiale corporea, gli organi profondi per via nervosa riflessogena.
Nel massaggio connettivale , Eseguendo con i polpastrelli dell’indice e medio delle trazioni tangenziali sulle zone di tensione si provoca un rilassamento dello stato di difesa, L’area di tensione si restringe e scompare dopo alcune sedute portando a miglioramento dell’affezione dell‘organo profondo. (L’ esperienza dimostra miglioramento dell’affezione ogni qualvolta si usi in questi casi l’ultrasuonoterapia a dosaggi bassi). Non è chiaro il meccanismo d’azione del massaggio sugli organi interni. Non è chiaro, d’altronde, del come e del perché delle modificazioni riflesse organo profondo-connettivo e connettivo- organo profondo (teoria neurogena, biochimica, bioelettrica, colloidale, ecc.).
E’ da tener presente che col messaggio connettivale si crea una reazione di riflesso. Non essendo nessun riflesso un avvenimento isolato, con il messaggio connettivale vengono influenzate le vie nervose nel loro complesso.
Tratto da “Terapia Fisica” di Erick Fussanegger – Casa di Cura San Marco