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Interpretazione Kanji Reiki

Interpretando il simbolismo del Kanji Reiki in termini di psicologia occidentale si osserva che tutte le linee sono intensamente connesse all’energia del Cielo.
Il tuono in psicologia analitica corrisponde allo scontro tra due opposti dal quale deriva il sintomo; il sintomo causa malesseri generali e qui, il lampo sta a significare che serve una  luce per poter  rischiarare o meglio a portare alla coscienza i conflitti che in quel momento sono di disturbo allo svolgersi della normale attività quotidiana.
Secondo Jung quando la coscienza non sa decidere tra due opposti l’Io si trova come “crocifisso” ovvero esso è dilaniato tra opposti che hanno un equivalente valore dunque, la scelta risulta difficile da qui, deriva che la vita non scorre e che le normali attività —pensare, lavorare, divertirsi, gioia nel nutrirsi e nel relazionarsi- risultino “appesantite”.
Con la pioggia arriva la lisi; la soluzione sta quindi nel riconoscere cosa si oppone alla scelta; le bocche spalancate possono,in questo caso, significare la coscienza che “affamata” è in attesa che dall’esterno arrivi qualche cosa ad alleviare il senso di pesantezza.
Una volta che il tutto è risolto e che l’equilibrio perduto è stato ritrovato l’uomo, inevitabilmente, ringrazia Dio per avere ottenuto ciò di cui aveva bisogno.
Con l’ideogramma Ki tutto ritorna sereno in quanto i conflitti sono stati affrontati, il materiale inconscio è stato riconosciuto e la scelta è stata fatta ora, l’uomo può affrontare l’avvento di un nuovo conflitto in quanto ha memoria e fiducia che, se un conflitto si ripresenta alla coscienza, l‘inconscio sa trovare la strada che porta alla lisi.
L’energia del ReiKi quindi va a nutrire i semi che sono nascosti nell’inconscio, nutre dunque quelle potenzialità latenti che se attivate possono portare l’uomo a cambiare il modo con cui si relaziona con l’esterno e con il suo Se’.
Secondo Jung, prima di nascere la nostra anima sceglie il proprio “disegno” di vita pertanto sulla terra Lei cerca di realizzare questo disegno e per farlo si accompagna, fin dalla nascita e per tutta la vita, a quello che i greci chiamavano Daimon. Il compito a cui è chiamato il Daimon  è quello di aiutare, guidare e orientare l’uomo verso il compimento del  disegno scelto dall’Anima; di tutto questo l’uomo è inconsapevole per questo si muove come se fosse solo mentre se, fin dalla primissima infanzia imparasse a prestare attenzione al proprio daimon, riuscirà a riconoscere le proprie personali vocazioni, allineando la propria vita su di esse e capirà che ogni evento, positivo o negativo, che caratterizza la sua vita, concorre al compimento del disegno.
Il Reiki è quindi importante perché ci riconnette con le emozioni dell’Anima e quindi ci spinge ad ascoltare la voce del dai mon; è proprio attraverso l’ascolto della voce interiore che l’uomo sa cosa è giusto per lui in quanto, secondo l’interpretazione che Heiden da’ alla frase di Eraclito ethos atropo daimon l’uomo, in quanto uomo, abita nella vicinanza del dio.
Disegnare ed avere il Kanji Riki sempre vicino aiuta in questo processo di conoscenza il kanji può essere utilizzato per scopi quali
Ø Riequilibrio  e protezione dell’ambiente
Ø il Kanji Reiki posizionato sotto il letto favorisce il naturale rilassamento del sonno;
Ø posizionare una piccola riproduzione del Kanji Reiki su una presa di corrente dell’impianto domestico o dentro il cellulare serve a limitare i danni da emanazione elettromagnetica;
Ø posizionato nella stanza in cui si lavora/studia aiuta la concentrazione e l’intuizione nel trovare nuove strategie di copyng;

A cura della Dott.ssa Marina Visvi

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