I polmoni
«Sono in un bosco, in mezzo a tante piante bellissime, coi rami che s’intrecciano gli uni con gli altri, lo mi addentro tra essi e man mano che procedo i rami si fanno più serrati.
Mi accorgo che il bosco si è trasformato in una serra, le piante mi rubano tutto l’ossigeno e io mi sento soffocare.
Per respirare devo uscire da lì» Luciana.
L’organo della dipendenza
L’apparato respiratorio sul piano simbolico rappresenta l’aspetto relazionale della vita.
Generalmente chi ha un rapporto di dipendenza eccessiva dalle figure di riferimento è più predisposto a tradurre il proprio bisogno di emancipazione piuttosto che di attenzioni e coccole nei termini somatici di una patologia respiratoria. li sogno che riportiamo chiarisce proprio questo nesso.
Le piante che imprigionano Luciana, che soffre di crisi asmatiche, sono il fedele corrispettivo dei suoi familiari da cui per anni si è sentita protetta, ma che ora invadono il suo spazio vitale, sottraendole ossigeno, fino a minacciare la sua stessa sopravvivenza.
Per risolvere il disturbo asmatico, come suggerisce il sogno, Lucia dovrà trovare la forza di emanciparsi dalla famiglia.
La pelle
«Mi trovavo in una specie di deserto.
Non c’erano altro che rocce, sabbia e sterpaglia. Il terreno era completamente arido, solcato da crepe sottili. Il sole era a picco, non c’era nulla che si muovesse né uomini né animali.
Tutto secco, senza vita.
Poi ho visto in lontananza un grande albero, anche quello spoglio, secco. Mi sono avvicinato, ho grattato via un po’ di corteccia e mi sono reso conto, con una certa meraviglia, che al di sotto di essa c’era del legno verde, tenero, vivo. Così ho pensato… c’è possibilità di vita anche in questo deserto!» William.
Il confine tra noi e il mondo
La pelle ci delimita e segna il confine tra noi e il resto del mondo.
Quando il nostro mondo relazionale manca di equilibrio e si “inaridisce” le patologie cutanee possono farsi carico di esprimere il disagio che consegue al “ritirarsi dal mondo”, al “tagliare i ponti”, all’interrompere i legami con gli altri.
E i sogni possono aiutarci a comprendere l’origine del nostro disturbo, indirizzandoci sulla giusta via.
Le immagini che più di frequente si trovano nel mondo onirico di chi soffre di patologie cutanee sono il deserto, il fuoco, una sorgente prosciugata.
Immagini che mimano i sintomi della malattia.
Oppure animali che simboleggiano il cambiamento, come il serpente. La dermatosi squamosa di cui soffriva questo sognatore era comparsa in un periodo di chiusura e di “inaridimento” degli interessi e delle relazioni affettive e sociali.
La collocazione del sintomo era sulle mani, non a caso strumento fondamentale della comunicazione e del contatto.
Il disturbo si era poi risolto proprio quando, come il sogno simbolicamente premonisce, il paziente era tornato a ricontattare quella linfa vitale emotiva (sotto la corteccia) che lui stesso credeva di non possedere più.
Tratto dal libro “Guida Pratica all’Interpretazione dei Sogni” – RIZA