21 Settembre 2023

Vitamina D elisir di lunga vita

La Repubblica – 20 Aprile 2010
 Vitamina D, elisir di lunga vita. Così il sole ci fa belli 
di Silvia Baglioni
 Mix_Jolly_Cons_Alimentari
La vitamina stimola l’assorbimento a livello intestinale del calcio e del fosforo. E’ importante per il cuore, il sistema nervoso, e stimola la risposta immunitaria. Per assumerla da pesce e formaggi bisognerebbe mangiarne in grandi quantità. Con il sole  basta esporsi per 15 minuti 
Finalmente il sole. Gli esperti dell’European sunlight association, riuniti a Milano per il convegno “Il sole ti fa bene? L’importanza della vitamina D e dei raggi UV per la salute dell’uomo”, raccomandano di goderne in tutte le occasioni, pur con le dovute precauzioni. Perché il sole ci fa belli e sani. Il segreto sta nella vitamina D. La sua funzione è quella di stimolare l’assorbimento a livello intestinale del calcio e del fosforo. Questi ioni favoriscono la mineralizzazione della matrice ossea e partecipano a un’infinità di azioni metaboliche importanti per cuore, sistema nervoso, risposta immunitaria e meccanismi cellulari. La vitamina D ha anche proprietà antinfiammatorie: aiuta a prevenire disturbi come l’asma, l’artrite reumatoide, il morbo di Crohn, la sclerosi multipla e l’Alzheimer. Inoltre a maggiori concentrazioni di vitamina D nel sangue corrispondono rischi più bassi di cancro al colon.
È possibile assumere vitamina D attraverso alimenti come l’olio di fegato di merluzzo, il latte, il formaggio e le uova. Ma per raggiungere il fabbisogno giornaliero (circa 100 nanomoli/litro) occorrerebbe mangiarne quantità esagerate. Con il sole, invece, basta esporsi per 15 minuti. Il 90 per cento della vitamina D del nostro organismo ha questa origine. Un’alternativa potrebbero essere pochi minuti di solarium, ma con apparecchiature calibrate e a norma di legge. Va bene esporsi ai raggi Uvb, ma quelli Uva possono provocare un melanoma maligno, soprattutto nelle persone di incarnato chiarissimo o chiaro (fototipi I e II). Per questo le prolungate esposizioni sono sconsigliate anche ai giovanissimi e ai bambini.
Nel 2009, grazie alla campagna “MySkin Check” — quest’anno alla seconda edizione (www.myskincheck.it) — gli esperti dell’Associazione dermatologi ospedalieri italiani, sostenuti da La Roche-Posay, hanno condotto uno studio epidemiologico da cui emerge un dato preoccupante: il 7,8 per cento delle persone che si sono sottoposte a screening gratuito sono risultate positive a un’anamnesi per neoplasia (nel 59 per cento dei casi era sospetta, nel 41 accertata). Per il 37 per cento dei casi positivi dimostrati la neoplasia rilevata è il melanoma cutaneo, tumore particolarmente aggressivo che in Italia provoca ogni anno circa seimila nuovi casi.
“Il sole — afferma l’oncologo Natale Cascinelli — è quindi indispensabile per fare il pieno di vitamina D, soprattutto considerando che le scorte del nostro organismo fanno presto ad esaurirsi, ma la tintarella è tutt’altra cosa. Se le creme solari tendono a schermare i raggi Uv inibendo, addirittura, la sintesi della vitamina, è assolutamente impensabile prendere il sole senza protezione perché il melanoma non perdona e una grave scottatura raddoppia i rischi di neoplasia cutanea che si svilupperà poi in età matura”.

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