30 Marzo 2023

Aglio

Aglio
(Allium sativum L.)

La pianta non ama il freddo autunno-invernale. Allora comincia ad afflosciarsi, fino a seccarsi del tutto. È a questo punto che il tubero sotterraneo andrebbe raccolto. I bulbi che invece si lasciano in loco, rivegeteranno l’anno seguente, coi primi caldi. Formeranno anche bulbilli (piccoli bulbi cresciuti lateralmente al bulbo-madre). La raccolta dei bulbi dunque non è solo una necessità alimentare, ma anche una intelligente pratica colturale che impedisce un eccessivo affollamento dell’area.

È una pianta coltivata sin da tempi antichissimi. Il suo nome aglio sembra derivare dalla parola celtica “all”, vale a dire “bruciante”.
L’aglio infatti possiede attività anti settica ed antibatterica, fluidificante il catarro dei bronchi ed espettorante.
Queste attività lo rendono utile nei trattamenti delle bronchiti croniche, e delle malattie dell’apparato respiratorio in generale.
Inoltre, la sua attività antiaggregante piastrinica, antiateromatosa, ipocolesterolemizzante e ipoglicemizzante lo rendono utile nelle aterosclerosi, nell’ipertensione arteriosa, nell’ipercolesterolemia e nel diabete.
L’aglio è anche attivo contro alcuni vermi intestinali.
I preparati a base di aglio potrebbero essere controindicati nei casi di gastriti acute e croniche, perché fortemente irritanti per la mucosa gastrica.
Essi sono inoltre sconsigliati in gravidanza, per l’effetto emmenagogo.
Allium sativum – Wikipedia

Nel folclore europeo, si riteneva che l’aglio tenesse lontani i vampiri e si indossava in un sacchetto intorno al collo. Questa tradizione si può collegare al fatto che i vampiri erano considerati dei “parassiti” e conseguentemente l’aglio, avendo proprietà antibatteriche, li teneva lontani.

Il suo potere antisettico era noto fin dall’antichità: nel Medioevo i medici usavano delle mascherine imbevute di succo d’aglio per proteggersi dalle infezioni e tutt’oggi è ampiamente usato nella medicina popolare.

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