Borragine
(Borrago officinalis)
La Borragine, o Borrana, o Buglossavera, è un’erbacea spontanea dei prati coltivati, delle siepi, delle zone collinari e montane. Ha fiori di colore azzurro o bleu assai vistosi a forma di stella.
Le foglie rugose sono ricoperte di peli. La raccolta si fa alla fioritura. La borragine per quanto non sia una delle medicinali più conosciute ha in effetti numerose proprietà farmacologiche.
Principalmente trova impiego nelle malattie dell’apparato respiratorio, raffreddori, bronchiti, pleuriti e in quelle cutanee, dermatosi, morbillo e scarlattina. In ambedue i casi si può utilizzare l’infuso: 15 gr di droga in un quarto d’acqua bollente lasciati in infusione per 15 minuti. Dosi: 3 tazzine al giorno lontano dai pasti.
Le foglie giovani sono variamente impiegate in cucina.
L’uso tradizionale è allo stato cotto delle foglie, che vengono utilizzate in molti piatti regionali per minestroni, ripieni per ravioli e pansoti in Liguria, torte e frittate. Tipico è il consumo in frittelle dei fiori e delle foglie (passate in pastella e poi fritte). La cottura elimina la peluria che copre le foglie. In moderata quantità le foglie giovani sono state usate crude in insalata e sono usati episodicamente in egual modo anche i fiori.
I fiori azzurri sono usati per colorare e guarnire i piatti e per colorare l’aceto; congelati in cubetti possono costituire decorazione per le bevande estive.