05 Dicembre 2023

Apis

Apis è un veleno tratto dalle api, nella cui preparazione si usa l’insetto intero, perché anche il corpo contiene antigeni utili.
Il paziente Apis, che cioè ha bisogno del rimedio Apis, si comporta proprio come un’ape. Persona molto sensibile, sa che cosa vuole, lavora senza tregua con operosità da ape, oppure fa questo e quest’altro sempre indaffarata e guai a disturbarlo perché reagisce violentemente e ti giustizia sul posto con la sua lingua pungente.
Sta sempre senza maglietta e si sbottona la camicia: «Uffa, che caldo!», perché non sopporta il calore in nessuna forma.
Nonostante cambi spesso attività, fa sempre le stesse. La sua vita e una sequenza precisa: sempre modellista di navi baltiche, sempre ad aggiustare tubi di casa o donna di casa o collezionista di opali; è il monomaniaco, se vogliamo.
E’ geloso delle sue cose; se è donna non sopporterà intruse verso cui sente un odio spontaneo, se è uomo non sopporterà estranei nel suo angolo degli strumenti.
Sono molto gelose del loro mondo, più che altro. Si dice ‘gelose’ perchè la donna Apis è molto più gelosa dell’uomo Apis.
Questi individui amano la compagnia e la ricercano per spirito gregario e forse anche per dovere sociale, ma non danno né ricercano amore.
Sono ipersensibili al minimo contatto fisico che non sopportano, ne sopportano gli abiti stretti perché si sentono ‘gonfi’ e a disagio, come indolenziti. Sono inquieti e in costante agitazione, a volte fino a essere pasticcioni.
Depressione, sente che deve morire (senza paura della morte; paura della morte: Aconitum, Arsenicum).
Vediamo alcuni caratteri generali di Apis. Il veleno agisce sulle pareti cellulari e vasali; i liquidi invadono gli spazi connettivali provocando un edema, ossia un rigonfiamento che, quando viene compresso, lascia il segno delle dita e che colpisce più facilmente le parti morbide: labbra, naso, lingua, gola, scroto, orecchie.
La parte colpita e gonfia e il paziente la sente come se scoppiasse; inoltre il dolore è bruciante e pungente, molto dolente al toccamento e alleviato da applicazioni di ghiaccio o di freddo, mentre il calore aggrava molto i sintomi (Arsenicum invece ne è migliorato).
Ognuno vede che è il tipico ponfo da ape, da vespa o da insetti oppure il ponfo allergico.
Le affezioni di Apis iniziano a destra e finiscono a sinistra. Iniziano brutalmente e raggiungono subito l’acme.
Il movimento migliora le sofferenze di Apis come in Rhus toxicodendron, ma mentre il calore allevia Rhus, aggrava fortissimamente Apis (il calore può essere il fuoco, un ambiente caldo, bagni caldi, applicazioni calde).
Altri aggravamenti sono dovuti al bagnarsi, al toccamento, alla pressione sul corpo o dei vestiti, coricandosi, verso le cinque del mattino, di notte e dopo una bella dormita.
E’ migliorato invece dall’aria fresca e aperta, dalle applicazioni di ghiaccio, scoprendosi, cambiando posizione, sedendosi e muovendosi qua e là.
Apis, come rimedio, agisce lentamente e il segno che agisce è dato dall’aumento delle urine. Apis deve essere preso in considerazione negli stati comatosi e in quelli stuporosi, nonché ogni volta si sospetti uno stato di edema cerebrale.
Vertigine aggravata giacendo e migliorata passeggiando, come suggeriscono le modalità di aggravamento e di miglioramento.
Cefalea con la testa in fiamme migliorata da applicazioni fredde.
Dolori agli occhi cori intenso gonfiore, bruciore, fotofobia e lacrimazione bruciante migliorati con impacchi freddi. La causa può essere l’abbagliamento in montagna, sciando o al mare, saldando o dopo un’esposizione alle lampade a raggi ultravioletti. Borse sotto gli occhi.
Faringiti o tonsilliti che iniziano a destra e vanno a sinistra con dolore puntorio migliorato dalle bevande fredde. La regione appare lucente e rossa come se fosse piena d’acqua.
Edema della glottide. Collane e colli stretti non vengono sopportati.
La bocca sembra scottata. La lingua può gonfiarsi in modo allarmante in pochissimo tempo, così le labbra. 
 
Pericarditi con versamento specie se i sintomi concordano.
Dolori ovarici, soprattutto all’ovaia destra, associati a dolori dell’inguine. Cisti ovariche con dolori pungenti e brucianti, intontimento della coscia e tosse cosiddetta da irritazione pelvica.
Apis può riuscire utile nella nefrite con oliguria e albuminuria.
Palpebre gonfie, dolenzia generale, marcata assenza di sete (Arsenicum ha gli stessi sintomi ma ha sete frequente).
La pelle è sede di orticaria fulminante con intollerabile prurito, bruciore e ipersensibilità al tatto. Anche i capelli sono ipersensibili al tatto.
Nelle gravide le basse diluizioni di Apis sono pericolose perchè possono provocare l’aborto.

tratti dal libro “Manuale pratico di Omeopatia” di Ruggero Dujany edito da Red/Studio redazionale

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