Il cellulare ti dà ansia?

Il piccolo apparecchio di uso quotidiano offre indiscutibili vantaggi pratici, ma se diventiamo di pendenti e schiavi del cellulare, addio privacy, intimità. Che sia utile, utilissimo, non c’è dubbio. Può salvare la vita, renderla più comoda, essere di grande aiuto nel quotidiano.
E di questi vantaggi è giusto non privarsi. Ma il cellulare è entrato così profondamente nel tessuto vitale, nella comunicazione privata, sociale e professionale, da poter essere oggi considerato a tutti gli effetti uno “strumento psichico” dell’uomo moderno, di ogni età e di ogni classe sociale.
Lo portiamo sempre con noi, in borsa o in tasca, attaccato al corpo, e averlo o non averlo modifica lo stato d’animo, la sicurezza in noi stessi, la capacità di rilassarci. Ecco perché, se usato male – come spesso capita – il cellulare produce ansie intense e tutte nuove, impensabili fino a un decennio fa, nelle quali siamo così immersi da non poterle neanche riconoscere tutte. Se mal gestito, il cellulare è una porta che permette al mondo di invadere la nostra vita:
la privacy, il tempo, il portafogli, il mistero, l’intimità, il riposo, la concentrazione, la continuità di pensiero e di azione, la serenità. E anche la vita di chi ci sta vicino.
Provoca ansia da invasione quando…
• Sei sempre raggiungibile e devi dare le tue coordinate.
• Devi accendere il cellulare e sentire il mondo che chiede, che pressa.
• Non vorresti rispondere a “quel numero”, ma lo fai temendo che si offenda.
• Ti senti in obbligo di richiamare i numeri che ti hanno cercato.
• Vedi sul display “l’anonimo”: potrebbe essere un familiare che chiama da un ospedale o da una cabina, ma anche un malintenzionato…
La sensazione chiave
Sentirsi Controllati, pressati, obbligati, inquieti.
Provoca ansia da dipendenza quando.,.
• Perdi il contatto: non sei rintracciabile o non puoi Chiamare per qualche motivo,
• Trovi staccato il cellulare del partner, e crei fantasmi di gelosia.
• Trovi libero, ma senza risposta, il cellulare di un familiare fuori casa.
• Lo dimentichi e ti agiti per l’ansia di chi ti chiama e non ti trova.
• Spegnerlo per te equivale alla perdita di occasioni e possibilità.
• Nessuno ti chiama,
La sensazione chiave
Sentirsi insicuri, preoccupati, tesi, soli.
Che cosa fare
• Autoregolamentati: sembra facile, ma farlo davvero non lo è. Stabilisci orario momenti – anche brevi – in cui spegnerlo, proprio come se chiudessi la porta della tua casa.
• Usane due, ma uno “segreto” : se lavori molto con il cellulare e hai una vita sociale intensa, può essere utile un doppio cellulare (o una doppia sim): uno per la famiglia o il partner, l’altro per il “mondo”.
• Rispetta la tua privacy: abitua tutti gli interlocutori alla possibilità di non essere sempre disponibile. Non sei tenuto a dire tutto in ogni momento né a giustificarti se è spento.
• Non chiamare mentre fai altro: non chiamare e non rispondere mentre guidi, cammini, lavori al computer o sei concentrato su qualcosa, perché il cervello sempre “interrotto e sdoppiato” produce stress e ansia cronica.