Altrasalute

Melissa, una pianta per il cervello

Parti utilizzate: foglie e sommità florite, olio essenziale di Melissa.
Principi attivi: polifenoli (flavonoidi e derivati dell’acido caffeico e ciclorogenico, acido rosmarinico), triterpeni e un olio essenziale contenente citrale, citronellale e cariofillene.
Impieghi: ansia, insonnia, stress, e scarsa concentrazione.
Effetti collaterali: l’azione sedativa della melissa sul sistema nervoso centrale comporta un’azione inibente sul funzionamento della ghiandola tiroidea, studiata e confermata.
Controindicazioni: ipersensibilità accertata verso uno o più componenti.
Interazioni: barbiturici (aumento dell’effetto ipnotico), tapazole (ipotiroidismo).
L’associazione della melissa con passiflora e iperico ha effetti sedativi non desiderati.
Come utilizzarla: assumere 20 gocce di estratto fluido di melissa 3-4 volte al giorno, all’occorrenza: oppure porre una goccia di olio essenziale su un fazzolettino e aspirarne l’aroma.
Tratto dal libro “Come potenziare la Memoria” – Riza
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