Nella cucina dell’omeopatia c’è anche la cipolla. Pelando le cipolle ogni massaia fa una sperimentazione dell’ Allium cepa.
Allium Cepa è utile nei raffreddori che iniziano con il tempo freddo e umido e che presentano secrezione nasale copiosa e bruciante la mucosa e la pelle, mentre la lacrimazione non brucia (lacrimazione che brucia; Euphrasia).
La rinite (nome nobile del raffreddore) peggiora, cioè la secrezione aumenta, in un ambiente caldo (cinema, casa, eccetera) e di sera.
Il paziente Allium Cepa si lamenta pure di sensazione di pienezza alla radice del naso, di sternutire quando entra in casa e di urinare di più quando è raffreddato (come Dulcamara).
Laringite con raucedine, tosse inspirando aria fredda con sensazione che la laringe venga lacerata (dolore lacerante). Oppressione respiratoria al torace e all’epiglottide cefalea peggiorata in una stanza calda e di sera.
Altre preziose caratteristiche di Allium cepa sono le nevralgie. Nevralgie filiformi (come Hypericum perforatum), ossia come un filo sottile, dopo amputazioni o ferite di un nervo. Nevralgia degli amputati.
Bruciore e sensazione di ardore come di fuoco su varie parti del corpo. Ulcere del tallone. Effetti patologici da prolungate immersioni dei piedi.
Continui sbadigli e sonnolenza. Si favoleggia che una cipolla mangiata la sera guarisca dall’insonnia (che invece viene al coniuge).
Concludendo;
– raffreddori
– tosse lacerante
– evralgie filiformi e del moncone
– coliche addominali con flatulenza
– aggravamento in ambiente caldo, di sera
– miglioramento in ambiente freddo, all’aria aperta.
tratti dal libro “Manuale pratico di Omeopatia” di Ruggero Dujany edito da Red/Studio redazionale