Per aumentare ulteriormente la stimolazione, si suole abbinare all’idrotermorerapia il massaggio idrico o idromassaggio.
Con l’ idromassaggio si ha una reazione sulla cute, sottocute e tessuto connettivo reazione locale sulla muscolatura e reazione attiva sull’apparato venoso e linfatico, usato spesso per la sua eminente reazione locale sulla muscolatura, specie in forma di cambiamento di tono della stessa.
Viene sfruttata l’assenza di gravità per il corpo immerso in acqua a temperatura da 32 a 37
Per l’idromassaggio si usa un getto da 2 a 4 atmosfere. L’ugello si tiene da 8 a 15 centimetri dalla zona da trattarsi. In genere è bene iniziare il massaggio in zona cervicale (altezza C3-C4) e portare il getto lentamente verso la periferia. Ritornare, in secondo tempo, alla cervicale C6, C7 e portare lentamente il getto, da 2 a 4 centimetri distale della colonna fino all’altezza L5, S1.
Il massaggio si estende, alla fine, da L5-S1 lungo la zona sciatica. conveniente massaggiare prima l’uno e poi l’altro lato della schiena. Se l’applicazione è eseguita con getto obliquo si ottiene una reazione zonale ampia con spostamento cutaneo, mentre l’applicazione perpendicolare produce azione di profondità.
Applicato quale vibrazione e a cerchio, in zona delimitata, ci si avvicina alla terapia delle «zone riflesse» (vedi: massaggio connettivale).
L’idromassaggio può essere eseguito anche con getto acqua-aria. Questo sistema è spesso meno doloroso per l’ammalato e porta a una reazione cutanea più vistosa.
Durata dell’ idromassaggio: applicazione sul tronco da 5 a 10 minuti. Viene eseguito alla fine della idrotermoterapia.
Viene usato nelle seguenti malattie:
- poliomielite in periodo subacuto e cronico,
- artrite reumatoide cronica,
- artrosi della colonna,
- affezioni gottose,
- rigidità articolare post-intervento (vedi: idroterapia)
Controindicazioni:
- malattie infettive
- malattie della pelle
- malattia e stati febbrili
- trombosi e tromboflebiti
- malattie reumatiche acute
- affezioni cardio circolatorie