03 Giugno 2023

Prurito

Il prurito, una sensazione di irritazione della pelle, che determina una reazione di grattamento delle zone interessate per cercare di attenuarla. Il prurito si riscontra di frequente nei disturbi cutanei, compresi l’eczema, l’orticaria e la scabbia. Il prurito cronico e il grattamento possono essere tuttavia anche sintomi di disturbi psicologici. Alcuni disturbi del fegato, causando un aumento di bilirubina nel sangue, comportano l’insorgere di un prurito diffuso, Pidocchi e lendini possono causare intenso prurito al cuoio capelluto.
Le localizzazioni più fastidiose sono all’ano e alla vulva, Il prurito anale può essere provocato da emorroidi, ragadi, fistole, parassiti (specialmente gli ossiuri). Il prurito vulvare è di frequente riscontro nel climaterio per carenza di estrogeni; può tuttavia insorgere secondariamente (candidosi, infezione da Trichomonas vaginalis, da ossiuri, diabete, uso irrazionale di lavande, scarsa pulizia ecc.). È consigliabile evitare tè e caffè, alcol, stress emotivi e bagni caldi.
Rimedi omeopatici consigliati  
• Prurito alle palpebre dovuto ad allergia: Ambrosia.
• Prurito bruciante con agitazione e ansia associate; migliora nettamente con il calore locale: Arsenicum album,
• Peggiora con il calore del letto: Natrum Sulphuricum.
• All’attaccatura dei capelli: Natrum Muriaticum.
• Il prurito si sposta da un’altra parte quando ci si gratta: Staphysagria.
• Prurito anale, oppure che peggiora a contatto con l’acqua: Sulphur.
• È intensissimo, ma migliora se ci si distrae: Ignatia amara.
• Peggiora grattandosi, migliora con il calore locale: Rhus toxicodendron. • Il prurito non ha causa nota. Colpisce perlopiù persone anziane e migliora se, grattando, la pelle sanguina: Dolichos pruriens.
Nota per l’assunzione del rimedio 
Prendere 3 granuli alla 5CH del rimedio prescelto, 2-3 volte al giorno, fino al miglioramento.
Le cure della fitoterapia  
• Per calmare l’irritazione: assumere al bisogno 30 gocce di tintura madre (FM) di valeriana. In alternativa, utilizzare passifiora o camomilla, sempre in TM.
• In caso di prurito diffuso: sono indicati bagni serali, in acqua tiepida, in cui sciogliere i cucchiaio d’amido di riso o estratti di avena, dalle proprietà lenitive. Dopo il bagno si può cospargere il corpo con il talco mentolato, rinfrescante.
Trattamento con i macerati glicerici  
In tutti i casi di prurito: assumere 50 gocce di Ribes nigrum, con poca acqua, due volte al di, anche per lunghi periodi se si soffre spesso di questo fastidioso disturbo.
Trattamento con gli oligoelementi  
È utile abbinare al trattamento fitoterapico prescelto l’impiego degli oligoelementi più indicati,
Manganese: i fiala a digiuno 1 volta a settimana, per 2-3 mesi.
Zolfo: i fiala a digiuno 3 volte a settimana, per 2-3 mesi,
Fosforo: 1 fiala al pomeriggio 3 volte a settimana, per 2-3 mesi,
Attenzione!  
Ribadito che il prurito si tratta di un sintomo e non di una malattia, dovrà essere per primo il soggetto interessato a vedere se si tratta di un fenomeno passeggero o se invece resiste nel tempo e ai piccoli rimedi quotidiani. In questi casi occorre rivolgersi al medico.
Tratto dal libro “I rimedi naturali per la Pelle” – RIZA

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