PORRO
Allium porrum L.
Specie appartenente alla famiglia delle Liliacee, il porro possiede un ciclo di coltivazione biennale.
Di questa pianta si consuma il bulbo, formato dalla parte basale delle foglie.Il fusto, che mantiene uno sviluppo ridotto nel primo anno, si allunga nel secondo e porta all’apice un’infiorescenza globosa ad ombrella, formata da numerosi piccoli fiori ermafroditi, bianchi o rosa. Il frutto è una capsula.
HABITAT
in Italia non cresce spontaneamente.
PARTI UTILIZZATE
tutta la pianta.
RACCOLTA
tra giugno ed agosto.
CONSERVAZIONE
si utilizza solo fresco.
PROPRIETÀ
diuretico, antisettico, rinfrescante.
Il porro è un alimento ad alto contenuto di acqua, ricco di vitamina C e di discrete quantità di vitamine del complesso B.Oltre al ferro apporta all’organismo altri sali minerali come calcio, potassio, fosforo, zolfo, sodio e magnesio.
Il porro viene usato per curare dispepsie, anemie, artrite, gotta, infezioni urinarie, emorroidi, piaghe, e inoltre se ne raccomanda l’uso per stipsi. Inoltre abbassa il colesterolo, rafforza il sistema immunitario aiutando la prevenzione del cancro.
USO INTERNO
succo, decotto e tintura vinosa.
USO ESTERNO
applicazioni di decotti contro il torcicollo, i foruncoli e i dolori renali.
RIMEDIO
Contro l’artritismo, ossia la predisposizione alle malattie articolari è utile una cura a base di brodo di porri. Bollite i porri tagliati a dadini in 2 litri d’acqua per 2 ore circa, dopodiché filtrate.
È importante consumare i tazza al giorno, a digiuno prima dei pasti, per 3 settimane.