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Come trattare la fibromialgia

Rimedi per la fibromialgia
Oligoterapia per la fibromialgia
  • Actaea racemosa 7 CH: dolori presenti soprattutto nella parte centrde de muscoW che peggbrano di notte, con il freddo e durante le mestruazioni; si tratta in genere di dolori bruschi e intensi.
  • Arnica 15 CH: dolori come da bastonatura delle ossa, soprattutto dopo uno sforzo un trauma o uno sforzo fisico prolungato, come potrebbe essere una lunga passeggiata.
  • Dulcamara 7 CH: dolori che si aggravano con l’umidità o che iniziano dopo essere stati esposti al freddo umido. Migliorano leggermente con il movimento lento e con il calore.
  • Rhus toxicodendron 6 CH: dolori ai muscoli stando fermi, che peggiorano con il primo movimento e che migliorano con il calore e con il movimento continuato.
  • KaIi carbonicum 5 CH: sensazione di debolezza e di dolore awertita sopraffuffo ai polpacci con senso di ginocchia che cedono.
  • Lacticum acidum 5 CH: dolori e contratture muscolari come dopo un’improvvisa corsa.
Fitoterapia per la fibromialgia
Angelica; ha un’attività spasmolitica.
Astragalo: è depurativo e utile in coso di affaticamento e dolori muscolari.
Camomilla (Matricaria chamomila): ha proprietà antinfiammatorie e antispastiche.
Cimicifuga: ha proprietà sedative, antispasmodiche, vasodilatatrici. È utile in caso di crampi e dolori muscolari in genere.
Ginkgo: ha proprietà antiossidanti, spasmolitiche, anticoagulanti, antinfiammatorie, antiallergiche. Non usare in associazione con gli anticoagulanti.  
Passiflora: ha un effetto sedativo e rilassante.
Integrazione e consigli alimentari per la fibromialgia
  • Vitamina B6 importante per mantenere in equilibrio le energie dei muscoli ed evitare l’accumulo delle sostanze “della stanchezza” che possono scatenare dolori.La stesso funzione è svolta dalla vitamina E e dall’acido pangamico o vitamina B15. E’ indicata anche la lecitina di soia, mezzo cucchiaio al giorno.
  • Nel caso di dolori muscolari persistenti è utile individuare l’esistenza di possibili ipersensibilità o intolleranze alimentari e impostare un’adeguata dieta di rotazione sugli alimenti non tollerati.
  • Non esiste una dieta specifica per la fibromialgia, ma certamente per una patologia che si esprime con dolore e stanchezza muscolare l’alimentazione ha un ruolo decisivo. Qui di seguito riportiamo alcuni consigli alimentari utili a chi è affetto da fibromialgia. – Ridurre o eliminare lo zucchero, sopratutto se bianco, di conseguenza anche i dolci, le merendine, le marmellate industriali; impiegare di preferenza miele, sciroppo d’acero o malto. – Una dieta vegetariana (con l’adeguato apporto di proteine vegetali) o comunque con pochissima carne rossa è più favorevole, data la scarsa capacità di drenaggio delle tossine dai tessuti, propria del fibromialgico.
  • Ottimo l’impiego di cereali integrali (pasta integrale, riso. farro ecc.) ben cotti; in presenza di colite, questi andranno introdotti nella dieta poco a poco, all’inizio con tempi di coffura ancora più lunghi. Meglio condirli con olio d’oliva extravergine (per la presenza di vitamine e acidi grassi insaturi) ed erbe aromatiche
  • Limitare l’impiego di solanacee (pomodori, melanzane, patate, peperoni) perché facilmente scatenano reazioni di intolleranza alimentare con dolori muscolari.
  • Ridurre l’apporto di sale per evitare i ristagni e gli edemi, frequenti nella fibromialgia; per la stessa ragione, bere molto: non bevande zuccherine né succhi di frutta, ma preferibilmente acqua, infusi, tisane.
  • Limitare l’uso di caffè e tè, preferire il tè verde e l’orzo. Non ha controindicazioni un bicchiere di vino ai pasti, meglio se rosso (ha proprietà antiossidanti); evitare invece i superalcolici. Per supplire alla mancanza del caffè è possibile utilizzare altre sostanze che diano più tono senza eccitare il sistema nervoso: complessi vitaminici, la pappa reale. Poco indicato invece il ginseng: è un tonico efficace, in genere, ma nella fibromialgia può aumentare la contrattilità muscolare e il livello di dolore, ed eventualmente le difficoltà a riposare la notte.
In numerosi testi specialistici, anche recenti, si legge che l’attività fisica e la ginnastica sono fondamentali per la terapia della fibromialgia. In realtà molti pazienti fibromialgici hanno riferito un netto peggioramento dei sintomi (dolore e stanchezza) con l’attività sportiva, tale da doverla per lo più sospendere: questo in effetti non stupisce, in quanto l’aumentata tensione dei muscoli dei pazienti fibromialgici provoca una diminuzione del flusso sanguigno con conseguente deficit di ossigeno e minore capacità di sopportare lo sforzo.
D’altra parte l’immobilità, come già ricordato, porta a un marcato aumento della rigidità muscolare e del dolore. Per tali motivi la raccomandazione da fare a chi è affetto da fibromialgia è quella di svolgere senza limitazioni le normali attività quotidiane (purché non troppo gravose), evitare prolungati periodi di inattività e dedicarsi ad attività sportive moderate in base all’allenamento del singolo soggetto: occorre in pratica mantenersi in movimento senza raggiungere il limite di affaticabilità del muscolo.
Per coloro che ne hanno la possibilità è consigliata l’attività motoria in acqua termale, che aiuta molto a rilassare la muscolatura.

Materiale tratto dal libro “Vincere Fatica & Stanchezza” – RIZA

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